Un traguardo storico.
Gli Stati Uniti hanno rilasciato il primo passaporto con una designazione di genere “X”. Dana Zzyym – veterano della Marina americana, residente a Fort Collins, in Colorado – si definisce una “persona intersessuale”: dichiara che questa è una pietra miliare nel riconoscimento dei diritti per le persone che non si identificano come maschio o femmina.
Il Dipartimento di Stato americano ha dovuto aggiornare i suoi computer, aggiungendo un terzo marcatore di genere per le persone non binarie, intersessuali e gender.
L’opzione “X” sarà ufficialmente disponibile dall’inizio del 2022, sia sui passaporti che sui certificati di nasciti degli americani all’estero.
Lo stesso Dipartimento di Stato non ha confermato, per questioni di privacy, l’identità della persona che ha ottenuto il riconoscimento di genere “X”, ma tutti gli indizi portano proprio a Dana Zzyym, che da anni combatte una battaglia legale per veder riconosciuta la propria intersessualità, dopo che le fu negato il documento di viaggio per non aver sbarrato sulla domanda nè la casella “maschio” nè quella “femmina”.
A causa dei suoi connotati fisici ambigui, Dana Zzyym da ragazzo si identificava come maschio, a tal punto da prestare servizio in Marina.
Anche dopo numerosi interventi chirurgici, nessun tribunale ha mai riconosciuto legale il suo genere “X”.
Sulla questione è intervenuto Ned Price, portavoce della Casa Bianca: “Voglio ribadire, in occasione dell’emissione di questo passaporto, l’impegno del Dipartimento di Stato a promuovere la libertà, la dignità e l’uguaglianza di tutte le persone, comprese quelle della comunità LGBTQI+”.