Amici, oggi vi porto con me in questo fiabesco giardino botanico a Gardone Riviera (BS), in un angolo da sogno che affaccia sul Lago di Garda e confina con lo splendido “Vittoriale degli italiani” di cui vi ho parlato più volte in articoli precedenti.

La nascita di questo luogo incantato risale agli inizi del ‘900, quando il medico naturalista austriaco Arturo Hruska, dentista dell’ultimo Zar e di altri celebri personaggi come Sigmund Freud e i Papi Pio XII e Giovanni XXIII, rimase così colpito dalla bellezza del lago da decidere di comprarvi un terreno di più di 10.000mq per trasferirci il proprio studio e dar vita a uno dei giardini botanici più importanti d’Italia che ad oggi ospita oltre 3.000 specie provenienti da ogni parte del mondo (dalle Alpi all’Himalaya, dal Mato Grosso alla Nuova Zelanda, dal Giappone all’Australia fino al Canada e all’Africa), una raccolta di biodiversità più unica che rara, resa ancora più straordinaria dal fatto che per ciascuna specie è stato ricreato appositamente l’ambiente naturale d’appartenenza, dando vita a una mescolanza paesaggistica sconfinata che spazia dai ruscelli alle cascate, da stagni con carpe Koi a colline in pietra dolomitica, accanto a cactus e torri ricoperte di edera.

Dopo la morte del professor Hruska seguirono alcuni anni di incuria, ma nel 1988, durante una vacanza, l’artista austriaco di fama mondiale André Heller lo scoprì casualmente e decise di raccogliere l’eredità del suo ideatore, diventando il custode che a distanza di 36 anni veglia ancora su questo incontaminato paradiso terrestre (del quale però dal 2022 è solo direttore artistico perché la proprietà è passata nelle mani della famiglia Porsche). In tutto questo tempo Heller ha fatto aggiungere numerose varietà di fiori e piante affiancandole ad altrettante creazioni artistiche sue e di illustri colleghi (del calibro di Lou Reed, Laurie Anderson, Hans Magnus Enzensberger, HC Artmann, Gert Jonke, David Bowie, Brian Eno e Peter Gabriel), che si fondano con la natura in una straordinaria architettura paesaggistica fino a generare una vera e propria opera d’arte a cielo aperto.

Se vi ho incuriosito con questo articolo e non avete ancora avuto il piacere di visitare questo luogo magico, sospeso fra spazio e tempo, sappiate che avete ancora un mese di tempo per farlo perché è aperto solo da marzo a ottobre, tutti i giorni dalle 9 alle 19….buona gita😉