Nell’ampio scenario dell’Oceano Atlantico, l’audace traversata di Ambrogio Beccaria ha segnato un nuovo traguardo nei registri della vela mondiale. Al comando del suo Class40 “Alla Grande Pirelli”, il determinato skipper milanese ha trionfato nella rinomata Transat CIC, considerata la regata più impegnativa tra quelle oceaniche in solitario.

Immagina il vento che sferza le vele, l’odore salmastro dell’Oceano che ti avvolge e la sensazione di essere in perfetta armonia con le forze primordiali del mare. Questa è stata la realtà del navigatore, immerso in un’avventura intrisa di coraggio e determinazione. Beccaria ha dimostrato il suo valore come skipper di élite, nonostante il gelo di notte, il caldo torrido del giorno, le onde agitate, i venti impetuosi fino a 40 nodi, le correnti contrarie e il cielo oscurato dall’orizzonte squarciato dai fulmini. Un palcoscenico mutevole, incantevole e avvincente per la sua performance.

Certamente una traversata impegnativa, una sfida contro il mare e contro se stessi, caratterizzata da momenti di alta tensione per riparazioni improvvisate, sorpassi e controsorpassi, in un confronto adrenalinico con Ian, il suo principale rivale. Il dominio di Beccaria è stato semplicemente epico! Ha dimostrato una determinazione incrollabile e una padronanza assoluta della strategia di gara, tenendo saldamente il comando della flotta fin dall’inizio e accelerando verso la vittoria.
Ma la sua vittoria va oltre la semplice conquista di un traguardo. È una storia di resilienza, di sfide superate e di sogni realizzati. Ambrogio Beccaria trasuda passione e determinazione mentre racconta la sua epica avventura a bordo di “Alla Grande Pirelli”, una meraviglia di ingegneria progettata da Gianluca Guelfi, che ha risposto con una velocità e una performance straordinaria.
Con una carica emotiva palpabile, esprime la gratitudine di aver vissuto il sogno di una vita, affrontando le sfide con uno spirito indomito. E quando ha finalmente tagliato la linea del traguardo, non è stato solo un momento di trionfo, ma anche di contemplazione e riflessione.
“Arrivi in mezzo al nulla,” racconta con una nota di magia nei suoi occhi, “e ti chiedi se c’è veramente New York là dietro”: una prospettiva personale che rende ancora più coinvolgente e significativa la sua straordinaria impresa nella Transat CIC.
Ora, dopo aver conquistato New York e visto la grandezza dell’Oceano, Ambrogio Beccaria può scendere a terra sapendo di aver scritto una pagina indelebile nella storia della vela italiana e mondiale. La sua storia rimarrà impressa nella memoria di tutti coloro che amano le sfide e le avventure del mondo marino. E come dimenticare il grido di vittoria che ha risuonato tra le onde: “BOGI FENOMENO!”