Per fermare il degrado del suolo ti chiediamo di firmare.
Il suolo, insieme ad aria e acqua, rappresenta uno degli elementi fondamentali dell’ambiente in cui viviamo. Malgrado questo, la legislazione del nostro Paese, che sulla protezione delle acque e sulla salvaguardia della salubrità dell’aria che respiriamo è al passo con quelle di altri Paesi europei avanzati, rispetto al suolo paga un ritardo molto grave. Nella legislazione italiana, infatti, quando si parla di ‘difesa del suolo’, tutto si intende tranne la protezione del suolo propriamente detto. Si parla di difesa dal dissesto idrogeologico, difesa del territorio, del paesaggio e delle infrastrutture, difesa delle acque e del loro corretto deflusso. In realtà il suolo come «elemento naturale che assicura funzioni chiave a livello ambientale, produttivo, sociale ed economico» non viene in alcun modo considerato.
Per questo Radicali Italiani ha inserito una legge di iniziativa popolare sulla protezione del suolo all’interno del pacchetto di 6 proposte che sono state lanciate. Il suolo, pochi lo sanno, è il principale serbatorio di carbonio delle terre emerse. Più si accumula carbonio nel suolo più si riduce l’anidride carbonica in atmosfera. Al contrario: più il suolo perde sostanza organica e maggiore sarà il quantitativo di anidride carbonica in atmosfera. Con questa consapevolezza abbiamo promosso un testo di legge che introduce la protezione del suolo dalla cementificazione (contro il consumo di suolo) dall’erosione, dalla salinizzazione, dalla perdita di sostanza organica e di biodiversità, dall’inquinamento.
Affinché il suolo possa continuare a svolgere le sue diverse funzioni a vantaggio dell’uomo, è urgente che se ne preservino le condizioni e, dove necessario, si cominci a impostare azioni di recupero del degrado passato e presente. Troppo spesso – e per troppo tempo – non si è riflettuto adeguatamente sui danni permanenti apportati al suolo. Quando si creano nuove infrastrutture o si costruiscono nuovi edifici a uso abitativo o capannoni industriali, si occupa per sempre un suolo che un tempo è stato produttivo. Non si tratta certo di impedire che tali necessarie azioni siano realizzate ma si devono considerare le potenzialità produttive e protettive dei suoli che vengono impermeabilizzati, magari tentando di preservare i suoli a maggiori capacità produttive e a maggiori capacità di protezione nei confronti delle falde sottostanti. Proprio per indurre una inversione di tendenza su quello che viene definito il “consumo di suolo” la legge che proponiamo interviene incentivando il riutilizzo di aree edificate abbandonate o dismesse e istituisce il concetto di compensazione ambientale. Un concetto assai concreto che impone a chi consuma suolo, a chi quindi priva la comunità delle funzioni da esso svolte, di pagare il danno in modo da reinvestire risorse sullo stesso territorio per rigenerare le funzioni dei suoli.
Per poter portare in Senato il testo servono 50.000 firme. Ciascuno può apporre gratuitamente la propria firma andando ai tavoli che stiamo facendo nelle città o, contribuendo con 1,5 euro a firma, direttamente on-line a questo link Firma – radicali.it
Igor BoniPresidente di Radicali Italiani