In questi giorni Ravenna alla ribalta delle cronache nazionali, diventando di fatto la prima città italiana in assoluto, a permettere alle persone transgender di avere il proprio abbonamento trasporti con il nome di elezione e non quello anagrafico.
Questo grazie alla battaglia vinta dall’associazione lgbt “affetti oltre il genere”.

Tutto ciò è avvenuto in seguito ad un caso che ha interessato una giovane studentessa di 15 anni che ha iniziato un percorso di transizione con il supporto genitoriale.

Il tutto nasce dal fatto che il documento di viaggio aveva ancora l’integrazione al maschile ed in seguito ad un controllo, la ragazza ha dovuto fornire il nome anagrafico al maschile.

In seguito a questo i genitori attraverso all’ associazione, hanno protestato per l’accaduto portando alla luce il fatto.

A questo punto è nata una convenzione con “Start Romagna” che permetterà di non usare il nome anagrafico ma quello di elezione.

La disponibilità dell’azienda è stata davvero una bella sorpresa, al punto che non solo si è resa parte attiva nella risoluzione del problema, ma si è data disponibile a promuovere l’iniziativa in altre città, ma ha anche dato il via all’ intendimento di creare una formazione adeguata al proprio personale addetto al controllo di biglietteria in merito alle alle politiche di genere, facendo di Ravenna la prima città italiana ad avere questa convenzione assolutamente innovativa.

Paolo Pazzi