Sono oltre 30 anni che mi batto a Torino per l’autodeterminazione dei cittadini. Io sono convinto che una democrazia piena, compiuta, matura, non possa che passare dalla piena responsabilità dei propri cittadini. Responsabilità che si manifesta innanzitutto nel scegliere per se stessi cosa sia meglio, dall’inizio alla fine della vita; responsabilità che si manifesta inoltre nel pieno rispetto delle scelte degli altri. C’è chi continua a credere che serva uno Stato che entri nelle nostre vite per imporci cosa è bene e cosa è male per ciascuno di noi. Io credo invece che nessuno, tanto meno lo Stato, debba mettere il naso nelle nostre scelte, nelle nostre vite, nei nostri desideri.
In particolare sono assolutamente convinto che le scelte sessuali debbano essere non solo accettate ma rispettate. Qualsiasi esse siano. Con questo spirito abbiamo per decenni rivendicato diritti per gli omosessuali e oggi chiediamo il matrimonio egualitario, con questo spirito abbiamo indicato la libertà sessuale e l’emancipazione delle donne come strumento di conquista democratica; con lo stesso spirito negli ultimi anni, proprio da qui, da Torino, abbiamo conquistato l’aborto farmacologico e il libero accesso alla contraccezione d’emergenza.
Torino città delle libertà e dei diritti è la mia proposta politica. Non si tratta solo di partecipare ai Pride come ogni anno ho fatto ma di costruire politiche che, dal locale al nazionale, sappiano dare spazio alla libertà di scelta. Liberare il sesso significa liberare la vita.
Igor Boni, candidato alle primarie del centrosinistra