Il farmaco Sandrena, usato dalle donne transgender per la terapia ormonale sostitutiva, è stato declassato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) da medicinale a carico del Sistema Sanitario Nazionale, quindi gratuito, a medicinale a carico totale dei pazienti.
La decisione è arrivata appena quattro anni dopo le due delibere dell’Aifa che avevano reso completamente gratuite le terapie ormonali a tutta Italia.
La non gratuità del Sandrena ora preoccupa gli attivisti del mondo transgender, in particolare il Movimento Identità Trans (MIT), prima associazione fondata in Italia per la difesa dei diritti delle persone transgender, che in un comunicato ha denunciato la scelta dell’Aifa: “Non possiamo fare a meno di pensare che questo sia l’ennesimo esempio di una gestione personalistica e politica della Sanità pubblica, a cui il governo Meloni ci sta abituando – hanno sottolineato – governo che, pur di contaminare con le sue politiche ogni ingranaggio del Servizio Sanitario Nazionale, ha avuto il coraggio di nominare un tecnico a capo dell’Aifa”.