Chiara Foglietta, ribattezzata la “super-assessora” della transizione ecologica e digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti della giunta Lo Russo. Eletta come prima preferenza femminile nelle ultime amministrative nel gruppo politico del PD. Mamma, ingegnere, attivista LGBTQ+, dottoressa e assessora nelle ultime due amministrazioni comunali.


Da una classifica globale delle città che producono Co2 stilata da Sensoworks, Torino è 52esima a livello mondiale. Oltre alle classifiche, è evidente a tutti che la qualità dell’aria non migliora, nonostante lo stop ai diesel Euro 5 e tutti gli sforzi che si sono fatti negli ultimi anni. È vero che anche il meteo non aiuta a dissolvere la cappa di smog. Ma cosa può fare l’amministrazione comunale e i singoli cittadini per iniziare a vedere miglioramenti?
Sono tante le attività che possono essere messe in campo per migliorare la situazione e contrastare il cambiamento climatico. Intanto la nostra amministrazione si è candidata alla call europea per le 100 città Climate neutral entro il 2030, ha portato avanti iniziative per favorire la mobilità sostenibile, ha aumentato il numero di scuole car free, metterà in campo iniziative per sensibilizzare la popolazione. Per la prima volta, a fronte degli stop ai diesel, non sono state concesse deroghe. E questa decisione ha portato a un numero elevatissimo di rimostranze. È tempo di agire e di mettere in campo davvero la transizione ecologica. Lo dobbiamo fare per il futuro dei nostri figli e delle nostre figlie.

Sono passati 100 giorni dal suo insediamento. Com’è andato questo primo periodo?
Dico spesso che è come essere entrati in un frullatore. Intanto perché ho assunto le deleghe a fine ottobre, vicino alle scadenze di fine anno, che hanno implicato un lavoro che è subito partito in quarta. Poi, finalmente, con l’inizio del nuovo anno, ho avuto il tempo di imbastire le progettualità che avevo in mente e iniziare a lavorare su tanti dossier rimasti aperti. In questi primi cento giorni abbiamo dovuto affrontare un nuovo picco pandemico che ha creato non pochi problemi sia sul trasporto pubblico locale sia sulla raccolta rifiuti. Su questo ultimo punto ho avviato un lavoro più stretto tra Amiat e Circoscrizioni per affrontare la situazione della Città e i punti più critici sui vari territori.
Ho passato i primi mesi a incontrare associazioni e realtà della nostra Città, ascoltare istanze e progettualità. Ho dato l’avvio a un rapporto più stretto con gli organi decentrati, organizzando tavoli di cantiere nelle Circoscrizioni e presenziando a moltissime Commissioni. Nel frattempo ho anche avuto il Covid e nonostante non sia stata benissimo ho continuato a lavorare da remoto. Riprese le attività dal vivo, ho convocato il primo incontro del tavolo di concertazione delle politiche del trasporto per le persone disabili. Insieme all’Assessora Salerno abbiamo anche cercato una soluzione per il trasporto scolastico disabili che versava in una situazione davvero difficile, creando disagi enormi alle famiglie.

A un mese dalla scelta di far pagare la sosta anche nei festivi durante il periodo natalizio si può trarre un bilancio. Ha funzionato questo esperimento o ha finito per delocalizzare gli acquisti verso outlet o centri commerciali? Verrà riproposto in altre occasioni?
La decisione di far pagare la sosta nei festivi durante il periodo natalizio aveva una duplice funzione e non è stata una misura singola, ma, di concerto con GTT, è stata supportata da un incremento dei passaggi del trasporto pubblico locale. Sicuramente voleva andare ad agire sul tema ambientale, favorendo l’utilizzo di altri mezzi di trasporto in un periodo di intensificazione del traffico, e dall’altro, in realtà, andava proprio nell’ottica di aumentare il commercio nelle zone centrali della Città, favorendo una maggiore rotazione nei posteggi. Peraltro questa iniziativa è stata prima comunicata alle associazioni di categoria dei commercianti per prepararli alla decisione e non far cadere scelte dall’alto. Ne approfitto per segnalare che dal 1° aprile verranno riaccese le telecamere della ztl e che parallelamente abbiamo apportato modifiche sul parcheggio di piazza Bengasi, liberando spazio gratuito per le auto, per aumentare l’intermodalità, quindi il parcheggio delle auto per chi viene da fuori e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici per raggiungere il centro.

Come pensa di portare avanti il progetto Smart City già impostato dalla precedente amministrazione? È ancora in agenda la costruzione dell’istituto nazionale per l’intelligenza artificiale (I3A) annunciato a più riprese e in parte finanziato dal governo?
Sul tema innovazione, è notizia di qualche giorno che ENoLL (la rete europea dei Living Labs con sede a Bruxelles) ha scelto Torino per gli Open Living Lab Days, l’evento internazionale che si terrà dal 20 al 23 settembre 2022 e porterà in città 400 innovatori da tutta Europa. L’evento prevede giorni di conferenze, panel, workshop in cui funzionari pubblici, aziende, imprenditori, accademici lavoreranno insieme e visiteranno punti strategici della Città. Torino è stata scelta proprio per l’esperienza che ha acquisito negli anni con Torino City Lab, per la sua doppia anima innovatrice, tecnologica e sociale e per l’attiva community di innovatori presente sul territorio. La strada è quella di fare sempre più rete, continuare a offrire occasioni per testare innovazioni in contesti reali e quindi attrarre aziende e investimenti da fuori. Per quanto riguarda l’I3A, è intenzione di questa Amministrazione lavorare per costruire questo importante Istituto a Torino. Ad oggi manca la nomina da parte del Ministero delle Finanze di un Comitato che scriva lo statuto del Polo. Poi noi siamo pronti a lavorare per dare gambe a un progetto ambizioso.

Durante l’Eurovision Torino sarà osservata da tutto il mondo. Dal suo punto di vista come intende perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale e mobilità efficiente che un evento del genere richiede?
Dobbiamo arrivare a quelle giornate con un efficiente sistema di trasporto pubblico locale, non solo per gli ospiti, ma anche per non generare disagi alle torinesi e ai torinesi che continueranno come sempre a vivere la città e ad affrontare i percorsi casa-lavoro lavoro-casa. Parallelamente la città deve essere attrezzata per una gestione ottimale della raccolta rifiuti, dobbiamo presentare una città pulita, e preservarla tale, mettendo in campo tutti gli strumenti per mantenere i livelli di raccolta differenziata.

Quando si potrà utilizzare la linea due della metropolitana per arrivare in centro?
Il 24 febbraio è arrivata la lettera che aspettavamo con trepidazione dopo il viaggio fatto con il Sindaco e l’assessore Mazzoleni a Roma. Il Ministro Giovannini ci ha comunicato che la nostra Città riceverà 1.021 milioni di euro per completare la tratta Rebaudengo – Politecnico della Metro 2. E’ una notizia strepitosa. Abbiamo i soldi, abbiamo il progetto e si inizierà coi lavori. A breve sapremo dare notizie più certe sulle tempistiche dell’opera. Sarà la vera svolta per la nostra Città.

Nel 2021 la sperimentazione con il Lingotto Parking per la sosta gratuita agli abbonati GTT si è conclusa. Sono rimasti pochi parcheggi di interscambio che permettono ai pendolari di lasciare l’auto e utilizzare i mezzi pubblici. Ha idea di potenziarli?
Nei prossimi mesi si avvierà il cantiere per la costruzione del parcheggio di interscambio in piazza Bengasi che verrà concluso nella primavera del 2024. Questo sarà uno snodo fondamentale per l’interscambio con i mezzi pubblici. La strada sarà sempre più verso questa direzione. Nel frattempo stiamo avviando la revisione del piano generale del trasporto pubblico, che sarà un lavoro importante, e porterà i suoi frutti rispetto alla transizione ecologica. Sul breve periodo sono già intervenuta su alcune modifiche. Abbiamo deciso di allungare il percorso della linea 34 da piazza Bengasi al capolinea Ventimiglia in zona ospedali, con una sperimentazione di 3 mesi per misurare l’impatto sull’utenza. Si è, inoltre, deciso di spostare il capolinea dell’8 da via Biglieri/via Ventimiglia alla Stazione Lingotto, cercando di dare una prima soluzione alla stortura creata con l’eliminazione della linea 18.
Sono anni importanti di progetti ambiziosi, dove anche l’innovazione avrà un ruolo fondamentale. Torino – notizia del 17 febbraio di quest’anno – sarà la prima città in Italia a sperimentare la guida autonoma in strada, autorizzata grazie alla collaborazione tra il Dipartimento per la Trasformazione digitale, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile. Su strada verranno inserite due navette che viaggeranno lungo un percorso di 5 km nella zona dei presidi ospedalieri della Città della Salute. Da maggio potranno essere usate gratuitamente dalle cittadine e dai cittadini, prenotando il servizio tramite una app.

Chiara Foglietta