Il 31 marzo termina ufficialmente lo stato di emergenza, due anni dopo la sua istituzione da parte del governo Conte 2. Non ci sarà più l’obbligo del green pass rinforzato, ma andrà bene anche il semplice tampone per l’accesso, all’aperto, a bar e ristoranti. Nessun obbligo di green pass rafforzato (valido solo quello base) anche per i mezzi del trasporto pubblico locale e cadrà anche l’obbligo della mascherina FFP2 (andrà bene quella chirurgica). Per mezzi di lunga percorrenza come aerei, treni e navi, invece, oltre al green pass base si aggiunge l’obbligo della mascherina FFp2. Il green pass non sarà obbligatorio, neanche quello base, per l’accesso a hotel e strutture ricettive, oltre che per i servizi alla persona. Così come nei negozi e nelle attività commerciali, negli uffici pubblici, nelle poste e nelle banche.
Gli stadi e gli altri impianti sportivi tornano al 100% della capienza disponibile, sia all’aperto che al chiuso, e si potrà accedere col green pass base ma sarà obbligatorio indossare la mascherina FFP2 almeno fino al 30 aprile. Per le discoteche, la capienza sarà piena per le sale da ballo ma con green pass rafforzato fino al 30 aprile. Spettacoli e feste all’aperto, saranno a ingresso senza green pass, così come anche al chiuso per i musei e le mostre. Restano obbligatorie le procedure di sanificazione, di areazione ed entrate e uscite sempre separate, oltre all’obbligo di operare per evitare assembramenti inutili. Chi entrerà a contatto con una persona che si scoprirà poi essere positiva, non sarà obbligato a osservare la quarantena precauzionale come contatto stretto, ma basterà una rigida auto sorveglianza, anche se non si è vaccinati.