Che tristezza quei commenti della destra che parlano di sciopero politico, protesta ideologizzata in un Italia in cui tutto va bene mentre migliaia di lavoratori scioperano e tanti cittadini scendono in piazza  per una  protesta che va oltre il mondo del lavoro e incontra l’indignazione di famiglie che soffrono per licenziamenti, crisi industriali, tagli nella scuola e nella sanità,  precarietà diffusa , ma anche per l’ insicurezza  per il futuro.

In un momento in cui metà degli elettori diserta le urne, sono stati oltre 500mila i lavoratori che hanno scioperato , con percentuali di adesioni altissime (oltre il 70%) in tutto il paese, facendo quadrato  con Cgil e Uil.

43 manifestazioni in tutta Italia contro la legge di bilancio e la precettazioni di Salvini, ma soprattutto contro una condizione economica pesante in tantissimi comparti. Alle troppe crisi aziendali si è unito chi attende da anni il rinnovo del contratto, oltre alla protesta di tanti  per il recupero del  potere d’acquisto di fronte a un meccanismo dei prezzi dei beni di consumo in costante ascesa, nonostante i toni rassicuranti dei tg governativi. Una sciopero che ha mobilitato in massa i lavoratori di sanità ,  scuola e di innumerevoli  comparti produttivi.

Un fiume di lavoratori a Roma, Bologna, Napoli e Torino. Da ogni regione, arrivano dati di adesione che non si registravano da decenni, anche in quel mezzogiorno che si dichiara “stanco di subire”, come afferma il leader della Uil Bombardieri che aggiunge: “Difendiamo i lavoratori dagli attacchi del governo”

Per la segretaria del Pd Elly Schlein “il governo è diviso su tutto meno che a calpestare di diritti di lavoratori e precari, portando attacchi alla rappresentanza e alla contrattazione collettiva, con una manovra che non ha investimenti sul futuro”.

Per il leader pentastellato Conte “siamo di fronte a una manovra di governo regressiva che ci condanna all’austerità tranne che per chi si occupa di armi e banche”.

La reazione governativa si manifesta sui suoi media con attacchi a sindacati che, a lor dire,  non  rappresentano più i lavoratori, mentre viene ribadito come la manovra del governo metta più soldi nelle tasche degli italiani. E’ questa la destra di oggi, non la Dc di un tempo capace di dialogare. Ovviamente massimo rilievo agli incidenti che hanno visto gruppi di antagonisti a Torino.

In ogni caso una mobilitazione che deve avere risposte. Una protesta che è anche un chiaro segnale politico di un disagio diffuso nella società.