Incontriamo la dottoressa Barbara Caputo, docente al Politecnico di Torino, all’interno dell’incontro organizzato da “La Voce e il Tempo”, e le rivolgiamo le nostre domande su uno dei temi cardine del futuro .
– Di cosa si parla quando discutiamo di Intelligenza Artificiale?
“Bisogna non dare spiegazioni tecniche o iper-tecniche, ma invitare a riflettere tutti sul valore del suo avvento nelle nostre vite. Se pensate a Chat Gpt, che in due mesi ha raccolto milioni di utenti, avete idea di quanto queste tecnologie siano utili e rivoluzionarie nel nostro vivere.
E comunque tutto questo è il naturale sviluppo di cose che esistono da più di trent’ anni, tipo strumenti di riconoscimento elettronico, monitoraggio attraverso rete dei nostri interessi e così via. Bisogna accogliere la prima fase di impatto, per poi imparare a viverla e gestirla: questo ci offrirà comunque qualità più polisensoriali e un ulteriore fase evolutiva dell’ uomo”.
– Tutto questo può fare paura?
“No, non bisogna spaventarsi per le sue potenzialità, perchè esse avranno in sè la possibilità di mettere al centro le nuove generazioni e rilanciarle, salvandole dalla perifericità a cui spesso sono relegate”.
– Da tutto questo cosa ci guadagniamo?
“Come in tutte le grandi rivoluzioni epocali, porterà distorsioni e problemi nell’ immediato (non ultimo quello legato a vuoti normativi), ma io credo che i vantaggi siano infinitamente più alti e, alla fine dei conti, tutti ne avremo benefici”.
– E questo uso doloso per frodare i consumatori attraverso la diffusioni di immagini “Fake”?
– “Succedevano anche prima di oggi, le manipolazioni di contenuti e fotografie, solo che avveniva in modo più artigianale. Oggi è facile, economico e alla portata realizzativa di qualsiasi ragazzino con un po’ di conoscenza informatica e questo si radica su due punti: il primo è l’enorme cassa di risonanza che danno i social, diffondendosi a macchia d’olio, la seconda è l’attuale impunità legale causata da una totale a-regulation”.

– E se non volessimo accogliere l’Intelligenza Artificiale?
“Sarebbe una catastrofe, che porterà ad una serie di problematiche che, a catena, ci porteranno a un vero dramma in campo economico”.
– La differenza tra noi e l’IA?
“L’IA ha, a differenza nostra, tempi e capacità di immagazzinare dati in modalità infinita, pero’ la differenza e che l’Intelligenza Artificiale può dire tutto quello che vuole – ad esempio – su una rosa, ma a differenza nostra non può’ toccarla e sentirne il profumo”.
– Ormai si può vivere senza IA ?
“No, perché è la nuova elettricità e nessuno può vivere in un paese senza elettricità: l’Italia e tutti gli altri paesi devono darsi gli strumenti per gestire questa nuova fonte di progresso”.
– Si tratta di una tecnologia energivora ?
“Assolutamente si! Ha con sé un enorme impatto di Co2 e si parla ancora poco del suo impatto green, ma viene da sé il fatto che anche su questo fronte si debba lavorare per renderla sostenibile sempre più”.
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