Dopo Abruzzo, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, il 28 agosto è stato il turno del Piemonte di occuparsi di diritti. Sono state infatti consegnate dall’Associazione Luca Coscioni più di 11.400 firme delle 8.000 necessarie per presentare una proposta di legge regionale di iniziativa popolare ‘Liberi Subito’. Tema della proposta di legge l’applicazione regionale degli effetti della sentenza 242/2019 nota alle cronache come la sentenza Cappato-DJ Fabo in materia di suicidio medicalmente assistito.
Dopo un punto stampa in Piazza San Carlo alla presenza del tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni Marco Cappato, decine di attivisti hanno portato sulle loro spalle gli scatoloni contenenti le firme raccolte e le hanno portate a Palazzo Lascaris dove sono state consegnate.
Alla raccolta firme dell’Associazione Luca Coscioni ha aderito un nutrito gruppo di partiti e associazioni locali: Movimento Cinque Stelle, Radicali, Possibile, +Europa, CGIL, Sinistra Italiana, etc. Tantissimi i volontari che hanno permesso, con 166 tavoli allestiti in 589 comuni, di raggiungere la cifra di 11.428 sottoscrittori. 31 i primi cittadini che hanno aderito convintamente alla campagna firme.
La proposta di legge permette di sanare una ferita tutta italiana in materia di fine vita. Infatti pur essendo permesso a determinate condizioni accedere all’aiuto medico alla morte volontaria, l’esigibilità di questa disposizione non è garantita con tempi certi e le responsabilità rimbalzano fra comitati etici e ASL regionali. Dall’esigenza di pretendere tempi e modi certi nasce la campagna ‘Liberi Subito’.
La palla ora passa agli uffici della Regione Piemonte che devono deliberare la ricevibilità e ammissibilità della proposta di legge. Superato questo iter la proposta viene assegnata alla Commissione permanente consiliare competente per materia.