Il 9 maggio 1978, una data che ha un grande peso per l’Italia di fine anni ’70, Aldo Moro e Peppino Impastato furono trovati privi di vita. A Roma in una Renault 4 rossa viene ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro, rapito cinquantacinque giorni prima e ucciso dalle Brigate Rosse; in Sicilia, su un tratto della ferrovia Palermo-Trapani, si scoprono i resti di un giovane, Peppino Impastato militante di Democrazia proletaria, che denunciava il clan Badalamenti.
Due vite molto diverse ma pensavano entrambi, con le differenze del caso, a un Paese diverso interrotto da una violenza che si opponeva ai loro progetti di rinnovamento: la spietatezza del terrorismo e la ferocia della mafia.
“La mafia uccide, il silenzio pure.”