Pamela Villoresi, la notissima attrice italiana, è stata scelta dalla Simit per la campagna di prevenzione contro l’epatite C. Lei, che ben conosce l’importanza di tale pratica, dal momento che perse nel 1999 il marito in seguito ad una forma tumorale che, se presa per tempo, si sarebbe risolta in una semplice operazione. Per questo, più di chiunque altro, sa quanto prevenire possa servire a salvare la vita.
L’epatite C era una malattia che negli anni 80 faceva davvero molte vittime in Italia e non solo tra i tossico-dipendenti ma spesso in ambienti sanitari o para-sanitari ove gli strumenti non erano disinfettati particolarmente bene e venivano utilizzati per operazioni quotidiane. Oggi, dopo aver scoperto il virus, sono sufficienti cure semplici di poche settimane con ridotti effetti collaterali, evitando la sua degenerazione, da qui l’importanza di creare una cultura della conoscenza mirata a salvare la vita.
La campagna mira a creare in tal senso una forte sensibilizzazione e il fatto che che il Simit abbia usato proprio una figura mediaticamente di così grande impatto è la prova concreta di quanta volontà ci sia per affrontare una malattia che oggi giorno se presa per tempo non produce più gli effetti letali dei recenti tempi passati.