Sempre più clubbing per trentenni e sempre meno sogno e idealità nella mera espressività artistica, che – per quanto variegata – si limita spesso a messaggi introspettivi alquanto banali.
Ma questi sono i tempi riflessi dalla rassegna di arte di base che compie 20 anni, con una evidente aria di rinnovamento e di new style, che coinvolge 350 artisti e laboratori, performance, confronti, focus tra ottimi cocktail e sonorità originali e coinvolgenti. come l’agreable arab deep house dell’inaugurazione.
Oggi va tanto di moda il termina art week e Paratissima (dal 31 ottobre al 3 novembre) dà inizio ad un periodo di più “art weeks” cariche di eventi artistici e di interessanti confronti e performance che coloreranno la città della Mole.
Davvero bello come la kermesse di Torino abbia dato smalto agli uffici Snos di Corso Mortara, ennesima sede provvisoria per una rassegna che ha vagato nelle location più diverse in questi anni. Molto interessanti i lavori di videoarte, con la novità delle opere, figlie dell’intelligenza artificiale, che rielaborano Kafka. Un tema che può sollevare interrogativi e perplessità, ma tanto è la realtà…
Non a caso l’Expo si è avvalso dell’intervento di Catherine Gipton, prima curatrice d’arte virtuale.
Un mondo di espressività, ma mi permetto alcune considerazioni volanti dopo aver preso parte a “Anteprima Paratissima” 2024.
Tutto perfettino, bello il clubbing style, con un’espressività artistica quasi sempre senza anima, spontaneità, sogno e con una originalità spesso stereotipata. Insomma: un bel clubbing, un bel ritrovo per trentenni, che ha rivalutato e rivitalizzato stupendamente aree e strutture urbane, ma tanti rimpiangono lo spirito crudo e popolare delle prime “Paratissima”, in cui si aveva immediatamente, attraverso l arte di base, il polso delle tendenze e del pensiero popolare del momento. uno spirito che permane in storici, coerenti e dinamici come Bruno Panebarco, con la sua “social” Polaroid, o l’artista Laura Viale che ha trasmesso l’ipnotico suono di una pulsar, che fa riflettere sulla nostra colorata follia esistenziale di fronte al Cosmo. S’impongono anche interessanti lavori video sulla forza della natura, mentre l’Effetto Nudo e Human Body mettono solo tristezza.

Comunque, l’arte mette sempre le ali a Torino, che – con “Paratissima” – fin dagli inizi ha sbaragliato e sorpreso con quella sana e spontanea espressività di base.
Che oggi un po’ manca.
(Photo Morenox)
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