È morto a 98 anni Laurent de Brunhoff, lo scrittore e illustratore francese che raccolse l’eredità del padre, proseguendo le storie dell’elefantino Babar.
Elegante, competo verde, papillon rosso, bombetta o corona: è l’elefantino amato dai bambini per le sue avventure e scappatelle a Parigi.
Le storie di Babar sono state tradotte in 18 lingue, tra cui il giapponese e l’ebraico, e hanno venduto almeno venti milioni di copie.
Nel 2017 l’ultimo libro, “La guida di Babar a Parigi”, poi il 92enne Laurent de Brunhoff posò la matita.
Era il 1930 quando Jean de Brunhoff ascolta la moglie che inventa la storia di un elefantino ai figli Laurent, 5 anni e Mathieu di 4 anni. i bambini ne restano affascinati e allora Jean de Brunhoff, pittore, scenografo e, saltuariamente, anche lo scrittore decide di realizzare un libro illustrato con le avventure dell’elefantino battezzato Babar.
Il primo libro fu pubblicato nel 1931. “La storia di Babar” racconta di un elefantino che vede la madre uccisa dai cacciatori e scappa in una città che assomiglia molto a Parigi per salvarsi. Viene adottato da una vecchia signora che gli insegna le buone maniere francesi. Più saggio di tutti gli altri elefanti, Babar torna nella giungla e quando il re dei pachidermi muore ne prende il posto regnando felice con la moglie Celeste.
Un successo esplosivo, in Francia nel 1939 furono vendute 4 milioni di copie. Nel 1933, il papà di Winnie-the-Pooh fa tradurre in inglese Babar.
Quando Jean de Brunhoff muore a proseguire le avventure di Babar fu proprio il figlio Laurent che, una sera del 1930, a 5 anni, ascoltò la prima storia nata dalla fantasia della mamma.
E da lì, la storia è continuata, fino ai giorni nostri. E speriamo che possa continuare ancora.