Dal respiro internazionale, intriso di attivismo per i diritti e contro ogni discriminazione, il festival indipendente di cinema queer di Torino torna a raccontare le storie di vita di chi è ai margini. Giunto alla settima edizione, i Divine Queer Film Festival, che da anni ha scelto di svolgersi nella periferia nord della città di Torino negli spazi del community hub di Via Baltea 3, esplora i temi fluttuanti delle identità di genere, disabilità e migrazioni e vuole infrangere, attraverso il linguaggio cinematografico, le discriminazioni a esse legate. Il cinema diventa così un’opportunità di informazione, comunicazione e formazione su temi che ancora oggi (e soprattutto oggi) diventano oggetto di pregiudizi e marginalizzazione.

L’ingresso alle proiezioni è libero e gratuito, senza barriere architettoniche e i film sono sottotitolati in italiano e per il pubblico sordo.

DEDICATO AD AUDRE LORDE CON IL FILM DI APERTURA THE BERLIN YEARS

La serata inaugurale di venerdì 14 aprile alle 20:30 sarà dedicata alla figura che quest’anno ha ispirato il festival: Audre Lorde. Donna nera, lesbica, guerriera, madre e poetessa, ha dedicato la sua esistenza e il suo talento creativo ad affrontare le ingiustizie del razzismo, del sessismo, del classismo e dell’omo-lesbo-bi-transfobia. Audre Lorde diceva: “Non esiste una cosa come la lotta univoca, perché non viviamo vite univoche”: il Divine si ispira molto a questo concetto per fornire, con le tematiche trattate nei film, l’occasione di porsi delle domande sulla società in cui viviamo, sulla radice delle oppressioni e sull’impatto che queste hanno sulle nostre vite. Ad accompagnare il pubblico nella comprensione della vita di Lorde interverrà Margherita Giacobino, scrittrice e giornalista torinese che concentra il suo lavoro nei gender studies e nella letteratura lesbica.

L’immagine coordinata di quest’anno raffigura Audre Lorde con un unicorno nello sfondo, ispirato alla sua opera principale The Black Unicorn: l’unicorno come simbolo queer, emblema della favolosità che spesso non viene riconosciuta alle persone LGBTQIA+ ma che si unisce alla lotta per l’autodeterminazione con i colori dello sfondo.

Alla serata inaugurale saranno presenti le istituzioni cittadine e le persone rappresentanti delle associazioni LGBTQIA+ e non torinesi.

LE PROIEZIONI

I 17 i film in concorso, provenienti da Francia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Australia, Italia, Canada e Indonesia, saranno proiettati nei pomeriggi di sabato 15 aprile e domenica 16 (sul sito divinequeer.it/divine-queer-film-festival-2023 il programma completo).

La sera di sabato 15 aprile, alle 21:00, verrà proiettato il film Le favolose, regia di Roberta Torre, che racconta il viaggio tra i vestiti colorati e i ricordi indelebili di Porpora Marcasciano, Nicole De Leo, Veet Sandeh (che sarà presente in sala), Sofia Mehiel e Mizia Ciulini, compagne di strade fatte di attivismo e amicizia che, nella cornice di una villa disabitata, rievocano lo spirito dell’amica Antonia per renderne giustizia e saldare le cinque Favolose in un legame ancora più forte, in una celebrazione della vita tra fiabesco e dionisiaco.

La sera di domenica 16 aprile, alle 19:30 prima della serata di chiusura, verrà proiettato il film Terroriste: Zehra e le altre, il documentario che racconta la lotta della pittrice Zehra Dogan, della scrittrice Asli Erdogan e della medica per i diritti umani Sebnem Korur Fincanci incarcerate per aver sostenuto il popolo curdo. Le testimonianze, raccolte della regista Francesca Nava, narrano la repressione del governo turco di Erdogan attraverso le esperienze di chi è stata incarcerata per essersi schierata contro le ingiustizie.

IL DIBATTITO

La situazione politica italiana che stiamo vivendo, composta di piccole e costanti restrizioni ai diritti umani e di una volontà di destituire le minoranze in ogni modo, reputate scomode e non conformi, ha ispirato non solo la scelta di Audre Lorde come simbolo di questa edizione del Divine Queer Film Festival, ma ha fatto emergere la necessità di confrontarsi e ascoltare le voci di chi subisce in prima persona discriminazioni e oppressioni. Nella giornata di sabato 15 aprile, alle 19:00, sarà occasione di confronto il Dibattito su afro-trans-femminismi, condotto da Non Una di Meno Torino e dal progetto Black History Month Torino e Esperance Hakuzwimana Ripanti.

I PREMI

Tre i premi per i film in concorso.
Premio giuria – composta dall’esperto di cinema Indrit Aliu, dalla copywriter ed esperta di comunicazione Grazia Fainelli detta Grace, dalla scrittrice, attrice e produttrice Diandra Moscogiuri, dal presidente dell’Associazione Nazionale UCCA – Unione dei Circoli Cinematografici di Arci Roberto Roversi e dal direttore del Sardinia Queer Film Expo Michele Pipia.

Premio pubblico – voto in sala.
Premio Divine – conferito dalla direzione artistica del Divine Queer Film Festival.
I premi sono stati creati da Artemista, centro diurno per persone disabili di Stranaidea.

IL CROWDFUNDING

Il Festival, frutto di un lavoro volontario, vuole continuare a permettere a tutte le persone interessate di accedere gratuitamente alle proiezioni. Con la campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso si vogliono raccogliere i fondi che serviranno a garantire l’accesso libero a tutte le proiezioni, supportare i costi del sottotitolaggio in italiano e per le persone sorde, le spese di viaggio e alloggio per le e i registi ospiti, gli importi relativi alla SIAE.

Per contribuire al crowdfunding con bonifico o PayPal, i dati sono disponibili sul sito a questo link: https://www.produzionidalbasso.com/project/divine-queer-film-festival-2023/

PATROCINI E CONTRIBUTI

Il Divine Queer Film Festival è patrocinato dalla Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Amnesty International. La Città di Torino si è impegnata a sostenere l’evento mettendo a disposizione una interprete L.I.S. per le serate di apertura e chiusura.

Il festival è sostenuto da Via Baltea 3, che ospita l’evento, Natural Code, Coordinamento Torino Pride, Arci Torino e UCCA.

Tra i partner della rassegna Divergenti Film Festival, Kuir Fest, Pembe Hayat, MIT – Movimento Identità Transgender, Orti Generali, Stranaidea – impresa sociale, Maurice GLTBQ, CasArcobaleno Torino, Arcigay Torino, OrlandoMagazine, csa La Talpa e l’Orologio, Black History Month.

CHI ORGANIZZA

Associazione Taksim – nata a Torino da un gruppo informale a fine 2009, per unire idee e competenze differenti, ha promosso FestiLav, il Festival Cinematografico Italiano dei Lavoratori. Il termine taksim, che deriva dall’arabo spaccatura, viene utilizzato per una precisa tecnica di improvvisazione musicale ed è anche il nome del quartiere più colorato, vivace e multietnico di tutta Istanbul. Taksim aderisce ad Arci Torino.

Sunderam Identità Transgender Onlus – organizzazione no profit che sviluppa e promuove la cultura e il rispetto dei diritti umani fondamentali, dei diritti civili e sociali di tutte le persone transgender, transessuali, crossdresser e genderqueer.

DIREZIONE ARTISTICA

Achille Schiavone – veterinario appassionato di cinema, è professore ordinario all’Università di Torino. Il suo essere attivista queer gli ha permesso di entrare in contatto con moltissime persone disabili, ma anche associazioni e gruppi tra cui il Maurice GLBTQ e TurinOrto.

Murat Cinar – giornalista, videomaker e fotografo freelance, dopo aver studiato economia in Turchia si trasferisce in Italia nel 2009 specializzandosi in riprese e montaggio video. Collabora con diverse testate turche, agenzie stampa ed emittenti radiofoniche italiane.

Veet Sandeh – attivista queer da oltre 30 anni, artista eclettica, si è sperimentata in teatro, danza e cinema con la realizzazione del suo docudrama Metamorfosi – la strada dell’eccesso porta al palazzo della saggezza. Maestra in discipline olistiche e facilitatrice di meditazione.