Senza fantasia, covidisti e media erano pronti a ripetere la litania “troppa gente in strada”, “allarme assembramenti” e così han fatto, ma è davvero così?
In Italia il distanziamento è di un metro, cioè una distanza di gomito a gomito, cosa che viene solitamente rispettata, tranne in situazioni di ressa o di calca.
A me è parso di vedere situazioni ordinate alla svedese, con code e accessi contenuti nei negozi e gran sfoggio di mascherine, anche se spesso portate in modo originale. Mascherine spesso superflue all’aperto, ma obbligatorie “allorché in prossimità di persone non conviventi”.
Non c’è, quindi, nessuna ragione per invocare chiusure e non riaprire con le regole gli altri locali, i bar e i ristoranti.
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