di Moreno D’Angelo

“Vi sono solo due sessi: maschi e femmine”.  Non usa mezzi termini, Donald Trump, nel giorno dell’inaugurazione del nuovo mandato come 47° presidente degli Stati Uniti, per attaccare i diritti delle minoranze e, in particolare, della comunità Lgbt+, per rispristinare quella che il tycoon definisce “verità biologica”.

Un approccio che ha portato Amnesty International Usa a chiedere al nuovo presidente americano e alla sua  amministrazione di rispettare gli obblighi su diritti umani in tutte le politiche governative. “Il primo mandato del presidente Trump e le promesse della sua campagna elettorale fanno presagire grandi minacce ai diritti umani durante la seconda presidenza. Difendere i diritti umani per tutti e per tutte di fronte a tutte le sfide e ai mali che la società ha di fronte è sempre la soluzione migliore”, replica il direttore generale di Amnesty International Usa, che ricorda come Trump sia stato protagonista di una retorica crudele e perniciosa contro le comunità più vulnerabili, come quella dei migranti e le giovani persone trans. La nota mette in guarda anche dalla ripresa di fenomeni di intolleranza e dal rischio rappresaglie contro oppositori politici e singoli giornalisti.
Questo seguendo un modello alquanto ordinario nei regimi autoritari.

Viene, inoltre, sottolineato il clima di crescente disuguaglianze e l’aumento delle attitudini autoritarie, in un contesto di poteri industriali e tecnologici privi di controllo con un potere senza precedenti, con un emergenza climatica che non deve essere ignorata, esacerbando violazione di diritti umani e sofferenze di intere popolazioni.

Amnesty chiede al governo americano di non ritirarsi dagli impegni nei confronti dell’umanità, su multilateralismo e sullo stato di diritto, determinando un vuoto pericoloso che pregiudicherebbe il sistema che si è costruito per difendere i diritti umani.

“Contrasteremo le crudeli espulsioni di massa, gli  attacchi a chi manifesta, le limitazioni dei diritti riproduttivi e le altre violazioni dei diritti umani” è l’impegno di Amnesty Usa.

Questo mentre Trump come primo atto dopo il giuramento, in cui non ha mai citato la parola “Europa”, ha decretato l’uscita dagli accordi sul clima di Parigi, cui si aggiunge l’attacco fortissimo ai migranti sui temi del diritto di asilo e di acquisizione della cittadinanza con la necessità di militarizzare ulteriormente il confine con il Messico. Un Trump che ha anche deciso di abbandonare l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Questi sono solo alcuni punti per l’uomo che si è definito “Salvato da Dio per dare all’America una età dell’oro”.
Verrà ascoltato questo appello dal presidente tycoon?
Un presidente che, già nel primo mandato (dal 2017 al 2021), si era distinto per interventi estremisti e discriminatori, caratterizzati da xenofobia e suprematismo bianco. Un Trump che ha sempre ben visto il fenomeno delle armi facili nelle case degli americani: pronto a salvare, in quanto “patrioti”,  la massa di suoi sostenitori, che assalirono Capital Hill, sede del governo degli Stati Uniti, il 6 gennaio 2021.

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