Eccomi,
a condividere qualche riflessione sui temi che stanno impegnando il Consiglio Regionale in queste ultime settimane, tutte peraltro dedicate ad approvare un “omnibus” (DL 83, collegato alla legge di stabilità 2020) che la Giunta Cirio ha trasformato in una sorta di di raccoglitore generico dei tanti impegni da campagna elettorale: dalla caccia alle cave per finire al gioco d’azzardo.

Lo ha fatto utilizzando una “scorciatoia” irrituale – nessun lavoro di commissione e tempi contingentati in aula – per stravolgere buone norme approvate nella passata legislatura.
Nel frattempo siamo riusciti ad avviare l’indagine conoscitiva sulla gestione dell’emergenza Covid-19 che potrebbe rivelarsi molto utile per far tesoro dell’esperienza vissuta evitando di ripetere nel prossimo futuro gli errori commessi durante l’emergenza.

SCUOLA
Settembre è ormai alle porte ed è su questo appuntamento che la Regione dovrebbe concentrare le sue attenzioni. Perché, come ci ha ricordato la Vice Ministra Anna Ascani, durante l’incontro organizzato poche settimane fa dalla nostra associazione “Prospettive 2030”, la scuola deve tornare “in presenza”.

  • La sensazione è che oggi, in Piemonte, ci sia ancora molta confusione non solo nelle famiglie, che attendono di essere informate e rassicurate dalle Istituzioni, ma, purtroppo, anche tra gli insegnanti e i dirigenti scolastici, sui quali da settembre, insieme ai sindaci e agli altri amministratori locali, finirà per gravare l’onere di far funzionare le cose.
  • Vogliamo scuole sicure e moderne perché la buona didattica vive di presenza fisica e di relazioni personali tra studenti e insegnanti, circoscrive fenomeni pericolosi e sempre in agguato come la dispersione scolastica, attenua le differenze tra chi può e chi non può permettersi dispositivi tecnologici e garantisce attenzione puntuale a tutte le disabilità che necessitano di insegnamento di sostegno.
  • Materne ed elementari hanno problemi specifici perché evitare la promiscuità tra i bambini è molto più complesso, a maggior ragione quando gli spazi, all’interno degli edifici scolastici, sono ristretti o comunque inadeguati. I sindaci saranno quindi chiamati a garantirli ed è per questo che i fondi messi a disposizione dalla Regione Piemonte per il rilancio dell’edilizia pubblica dovrebbero essere prioritariamente destinati ai comuni che hanno l’esigenza di investire nella scuola per assicurare il ritorno tra i banchi in piena sicurezza. Lo stesso vale per le Province e per la Città Metropolitana: per questo ho chiesto con forza, insieme al gruppo consiliare metropolitano, di investire con urgenza l’avanzo di amministrazione dichiarato pochi giorni fa – decine di milioni di euro – sull’edilizia scolastica e sulle strade
  • Restano inoltre da chiarire anche una serie di questioni correlate ma non per questo meno rilevanti. Mi riferisco al servizio mensa e alla necessità di individuare gli spazi necessari, alle dotazioni di termoscanner, mascherine, guanti e gel disinfettante e, da ultimo, al trasporto degli studenti che, per quanto importante per Torino, assume assoluta rilevanza per gli istituti della provincia.
  • E’ necessaria al più presto una programmazione adeguata sia per il numero sia per gli orari delle corse che devono essere coordinate in modo efficace con quelli di ingresso e uscita dagli istituti per garantire il trasporto a tutti gli studenti nel pieno rispetto delle regole di sicurezza anti-covid.
  • Le questioni da affrontare sono tante ma la scuola, unico e virtuoso ascensore sociale, è argomento troppo importante per una comunità che crede nel proprio futuro. Il tempo stringe e il rischio maggiore è che la difficoltà di “governo” della situazione e le inefficienze che possono derivarne finiscano per ricadere sui dirigenti scolastici, sugli insegnanti e sui sindaci pregiudicando infine la qualità dell’insegnamento.

TRASPORTI, MOBILITA’ SOSTENIBILE E AMBIENTE

Il trasporto pubblico e la qualità dell’aria che tutti respiriamo sono strettamente connessi. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un mio ordine del giorno a sostegno del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile: la Giunta si è impegnata a promuovere il trasporto pubblico locale, a coordinare i progetti delle aziende che riorganizzano gli orari di lavoro in ingresso e uscita dei dipendenti che utilizzano mezzi pubblici ed a sostenere con incentivi economici l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale. Attendiamo fiduciosi che alle parole seguano i fatti.

  • Finalmente abbiamo potuto ascoltare Trenitalia in Commissione Trasporti (avevo richiesto l’audizione, aimè, nel lontano 9 dicembre del 2019): abbiamo avuto conferma che il polo manutentivo GTT di Rivarolo sarà abbandonato insieme, purtroppo, alle professionalità ed alle competenze dei suoi addetti e nonostante la Regione negli anni passati vi avesse investito ingenti fondi pubblici. Al contrario nessuna certezza invece per il passaggio da GTT a Trenitalia nella gestione delle tratte. Se ne parlerà forse a gennaio 2021 per la SFM1 (Chieri / Rivarolo / Pont) mentre nessuna previsione per la SFMA (Torino / Caselle / Ceres). E nessuna auspicabile presa di posizione da parte della Regione
  • Del pari ci siamo mossi sulla conurbazione di Ivrea sia sul fronte del trasporto su gomma sia sui disservizi della tratta ferroviaria Ivrea / Chivasso / Torino.
  • Stiamo lavorando ad un bel progetto che coniuga mobilità sostenibile e sicurezza e riprende le considerazioni già svolte sull’opportunità per la Regione di investire le risorse del Governo nazionale sull’acquisto di mezzi a basse emissioni. Ho infatti depositato un atto che impegna la Giunta Cirio a promuovere e sostenere con risorse specifiche i comuni che si doteranno della cartellonistica a tutela dei ciclisti. A tal fine l’On. Davide Gariglio sta seguendo l’adeguamento normativo al Codice della Strada e Paola Gianotti, eporediese doc e detentrice di 3 Guinness World Record su biciletta, sosterrà in giro per il Piemonte il progetto “Io rispetto il ciclista” che mira a sensibilizzare chi è alla guida di un veicolo a mantenere una distanza laterale dai ciclisti di almeno 1,50 metri.

COMUNI E INVESTIMENTI PUBBLICI

La Regione ha destinato ai comuni piemontesi oltre 13 milioni (Legge 18/84) per opere pubbliche di viabilità, edilizia municipale, manutenzione cimiteri ed illuminazione pubblica.

  • Purtroppo lo ha fatto adottando criteri dagli esiti inaccettabili. Il bando è stato pubblicato sul BUR l’11 giugno con scadenza al 13 (solo 2 giorni dopo) e la cosa più curiosa è che i criteri di assegnazione sono stati resi pubblici il 26 dello stesso mese, quindi molti giorni dopo la scadenza per la presentazione delle domande.
  • In Città Metropolitana di Torino, che conta la metà dei cittadini piemontesi e 312 comuni, sono stati così finanziati solo 35 progetti per poco meno di € 1.580.000, pari ad appena il 12% dei contributi erogandi. Nel silenzio più assoluto della Sindaca metropolitana, che conferma il suo disinteresse per la provincia, sono state fortemente penalizzate anche Biella, Vercelli, Novara e VCO a fronte delle molto più fortunate, guarda caso, Cuneo (3,5 milioni), Asti (2 milioni) ed Alessandria (2 milioni).
  • Ovviamente ho sollevato la questione in Consiglio regionale ed insieme al capogruppo Raffaele Gallo ho depositato una mozione allo scopo di riequilibrare le assegnazioni qualora fossero destinate nuove risorse in favore dei comuni.

TIROCINI

Durante i mesi di lockdown sono stati sospesi 15.000 tirocini in Piemonte. Si tratta principalmente di ragazze e ragazzi che arrivano qui da tutta Italia e, ad oggi, non hanno avuto alcun sostegno per la perdita della loro indennità. L’assessore competente si è dimostrata disponibile a destinare risorse specifiche.

  • Sta di fatto che a differenza di altre regioni, come l’Emilia Romagna, la Toscana e il Lazio che hanno già stanziato risorse per coprire il mancato introito, il Piemonte non ha ancora trovato modo e tempo per sostenere i nostri tirocinanti.

A presto, Alberto