“Abolire il carcere” non è una provocazione; Il libro in questione suggerisce dieci vie per provare a diventare un paese civile mirato a lasciarci alle spalle decenni di illegalità, violenze e morti. Nel 1978 il parlamento italiano votò la legge per l’abolizione dei manicomi, dopo anni di denunce contro la loro disumanità. Ora bisogna chiudere il carcere, che provoca solo riproduzione di crimini e criminali, tradendo i principi fondamentali della costituzione.
L’Italia ha il primato di essere il paese con maggior numero di detenuti in Europa. Nel nostro paese, chi ruba in un supermercato, si trova detenuto accanto a chi ha commesso crimini efferati. Il carcere è per tutti ma solo in teoria, esso non serve a nessuno nella reale pratica dei fatti, a riprova di questo l’altissima percentuale di recidivi. La detenzione in strutture inadeguate e sovraffollate deve essere sostituita da misure più civili, adeguate ed economiche.
La domanda di giustizia dei cittadini deve essere in linea con il diritto al re-inserimento sociale della persona detenuta.































