Il Centro Europeo Consumatori fornisce alcuni consigli su come i consumatori possono rilevare e, soprattutto, schivare quelle spese extra non previste durante la vacanza ed evitare così che quest’ultima diventi più costosa del previsto.
Spesso i consumatori durante i loro viaggi devono far i conti con l’addebito di alcuni costi imprevisti. Nei vari paesi dell’Unione Europea, alcuni viaggiatori, al termine della loro vacanza, si sono ritrovati a pagare per alcuni servizi: la prima colazione, il parcheggio, l’uso di cassaforte e TV, la pulizia finale della camera, la presenza di un animale domestico, il deposito bagagli, l’uso di asciugami e della piscina dell’hotel. Inoltre, in alcuni paesi, il trasferimento dall’hotel all’aeroporto di solito non è incluso.
È importante ricordare che le condizioni generali del contratto devono sempre mettere al corrente il turista sui servizi inclusi e specificare quali non lo sono e il loro costo extra. Inoltre, prima di prenotare, i viaggiatori devono sapere se il costo del biglietto aereo comprende anche tutte le tasse ed eventuali supplementi, come il check-in in aeroporto invece che online, il bagaglio registrato, la scelta del posto, i pasti ecc…
La legge europea sui pacchetti viaggi prevede che, l’organizzatore può aumentare il prezzo del viaggio fino all’8% anche dopo la prenotazione, ma a determinate condizioni:
- il contratto deve contenere tale clausola di adeguamento dei prezzi;
- il viaggiatore ne è stato informato mediante un modulo prima della conclusione del contratto;
- questa clausola deve prevedere, non solo un aumento, ma anche una diminuzione del prezzo del viaggio;
- l’aumento del prezzo deve essere comunicato almeno 21 giorni prima della partenza;
- il calcolo del nuovo prezzo deve avvenire in un modo trasparente;
- solo i costi per l’aumento del prezzo del carburante, delle tasse portuali o aeroportuali, dei tassi di cambio possono essere trasferiti ai clienti, gli altri no.
Se una di queste condizioni non è presente si può rifiutare il pagamento e nel caso in cui l’aumento del prezzo è superiore all’8%, l’organizzatore deve informare e chiedere al turista di accettare esplicitamente l’aumento entro un certo periodo o di recedere dal contratto. Se non si riceve una risposta entro tale periodo, l’aumento del prezzo viene considerato accettato. È fondamentale, dunque, assicurarsi di rispondere in tempo se non si desidera accettare l’offerta.
A cosa prestare attenzione quando si è in vacanza? Quali sono le accortezze da adottare?
- Prima di prenotare, leggere attentamente le offerte e controllare quali servizi sono inclusi. In caso di dubbi, contattare l’hotel o il tour operator.
- Leggere le recensioni dei clienti per capire se gli altri ospiti si sono lamentati di alcuni costi aggiuntivi imprevisti.
- Chiedere il conto prima della fine del soggiorno per rilevare in anticipo le eventuali spese extra.
- Potrebbero essere applicati dei costi aggiuntivi per aver effettuato il check-in oltre l’orario stabilito soprattutto quando non vi è una reception aperta 24 ore.
- Prenotare tariffe soggette a cancellazione. Queste potrebbero essere più costose, ma, alla fine, possono far risparmiare elevate spese di cancellazione.
- Prima di scegliere un’assicurazione di viaggio extra è bene controllare di non essere già coperti con un’assicurazione viaggio offerta insieme alla propria carta di credito.
- Se si scegli l’opzione “all inclusive” durante la prenotazione, si avranno sicuramente meno sorprese.
- Prenotare con largo anticipo.
- Prenotare in bassa stagione o nei giorni feriali.
- Utilizzare i parcheggi pubblici gratuiti invece che il parcheggio dell’hotel.
“L’aumento dei prezzi dell’energia rappresenta una delle principali preoccupazioni del momento e molti consumatori saranno costretti a limitare il budget solitamente previsto per i viaggi” dichiara Maria Pisanò, direttore del Centro Europeo Consumatori Italia. “Molti e importanti sono i diritti riconosciuti ai viaggiatori e turisti nell’UE ma spesso non basta; è necessario, infatti, prestare molta attenzione alle clausole cui la conclusione di un contratto ci vincola per evitare costi supplementari inaspettati”.
CS – Centro Europeo Consumatori