D: Come nasce Roberto Novarese?
R: Nasce come visual merchandiser, perchè in effetti non avevo mai pensato di fare lo stilista. Cosa che poi sono riuscito a fare grazie alla mia dedizione e innata creatività.
D: Come nasce l’amore per il patchwork?
R: Nasce dal senso tattile che ho verso la seta e da un mio gusto per l’effetto cromatico che unisce tinte e fantasie oltre alle conoscenze di sartoria trasmesse da mia nonna. Questi sono stati gli ingredienti che hanno dato il via a tutto.
D: Molti personaggi indossano le tue creazioni…
R: Il primo Caroline Smith, Cristina Chiabotto, Jane Alexander, Justine Matera, Paris Hilton, Carmen Consoli, Fernanda Alessa, Giorgia, Chiara Ferragni e da questi personaggi che ho ricevuto gli apprezzamenti che mi hanno dato l’energia per affrontare sempre nuove avventure.
D: Se voglio acquistare le tue creazioni come posso fare?
R: Prossimamente aprirò un eCommerce per poter facilmente raggiungere i miei clienti anche all’estero. Comunque molti mi contattano in privato sia su Facebook sia su Instagram, oltre al fatto che do delle mie creazioni ad alcuni selezionatissimi negozi.
D: A cosa ti ispiri?
R: alla destrutturazione del taglio, alla libertà senza confini e ad una linearità di tipo giapponese.
D: Quali sono i tuoi stilisti di riferimento?
R: Tre su tutti, Vincenzo Marras, Vivienne Westwood, Margela.
D: Progetti futuri?
R: Attraverso il Barolo Fashion Show del 9 giugno 2019 creare una cooperazione con la Cina; per poi interagire sempre più con il tessuto nel mondo della notte e i social. Questo per creare un contatto diretto con il mio pubblico che è il modo migliore per catturare gusto e tendenze.
D: Sogni nel cassetto?
R: Creare cose sempre più belle dove la bellezza si sposi con una qualità assolutamente di altissimo livello.
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