Nessuno in questi anni ha voluto creare rotture tra Italia e Stati Uniti. Dai tempi di Kennedy e da quando il sacrificio di migliaia di soldati americani è stato determinante per sconfiggere il nazi fascismo, mentre ad est vi era l’Armata Rossa.
Nemmeno gli anni bui del maccartismo e quelli della Cia che contrastava non solo il comunismo, ma anche le esperienze socialiste di Allende nel Cile e in Grecia, hanno determinato una qualche rottura.
Eppure la nostra leader Giorgia Meloni, nel corso del gala per il 50esimo della National Italian American Foundation, con un videomessaggio, ha puntato il dito contro il mondo woke, affermando: “Ci sono forze che cercano di dividere gli Stati Uniti e l’Italia, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise, cancellando la storia fondamentale degli italoamericani e negando il loro posto speciale in questa nazione”.
Il riferimento parte da organizzazioni e alcuni intellettuali che non dimenticano lo sterminio e il colonialismo degli indigeni a seguito dell’arrivo delle tre caravelle, sollevando polemiche sul Columbus Day, che ha festeggiato, con le consuete parate di New York e Washington il 14 ottobre del 2024, la sua 80ma edizione.
Parole al miele per Donald Trump, che ha subito rilanciato il messaggio, definito una mossa brillante, affermando che Giorgia Meloni sfida l’Ue e cerca di ottenere un accordo commerciale diretto con Trump. “Ben fatto Meloni, mossa brillante!”.
Dopotutto, l’obiettivo di Trump, e anche di Putin, è quello di scardinare il processo di unità europea. Obiettivo sovranista, condiviso dalle destre europee, ma assolutamente osteggiato dalle forze democratiche e progressiste, a partire da quelle americane.
Per l’ennesima volta Giorgia Meloni, quando comunica all’estero, non solo per esaltare gli ultraconservatori spagnoli di Vox, urlando “Soy una madre, sono cristiana, sono italiana”, ha rilanciato senza mezzi termini il suo conservatorismo e sovranismo, sposando in pieno le tesi trumpiane che hanno da sempre nel mirino il mondo woke.
Intanto, Trump, sempre quanto mai esplicito in un video alquanto disgustoso, prodotto con l’AI, getta da un aereo quintali di escrementi sui tanti manifestanti che in queste settimane hanno sfilato, assolutamente pacificamente, in tutte le principali metropoli statunitensi, per denunciare la deriva totalitaria che ha preso il paese sotto lo slogan “No Kings”. Un movimento in piena crescita che ancora non ha un vero leader.
Il nuovo video di Trump fa seguito a quello dei drink nel resort sulle spiagge di Gaza, mentre i palestinesi continuano a morire.
Il Columbus Day è una ricorrenza che esiste dal 1792 (celebrato dal 1971 il secondo lunedì di ottobre) per festeggiare la scoperta dell’America di Cristoforo Colombo del 12 ottobre 1492.
Al Gala del NIAF, presenti oltre 2.000 persone, il presidente Mattarella ha fatto pervenire un messaggio, letto dall’Ambasciatore italiano a Washington, Marco Peronaci, in cui è stata sottolineata la crescita e lo sviluppo di un popolo che ha saputo integrarsi attorno ai valori di libertà, eguaglianza e democrazia“.
Ampia la presenza di ministri e politici italiani: il vice presidente della Camera Giorgio Mulè, la ministra del Turismo Daniele Santanchè, il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e quello del Lazio Francesco Rocca e la sorella della premier, Arianna Meloni.
Nel corso della manifestazione è stato premiato il presidente di Stellantis John Elkann e la Ferrari.