“C’era una volta il beat italiano!”, il nuovo docufilm del regista romano Pierfrancesco Campanella, proiettato al cinema negli ultimi mesi del 2024, distribuito da Parker Film. Dopo il successo del suo precedente lavoro, I love… Marco Ferreri, recentemente trasmesso su Retequattro, Campanella torna con un affettuoso omaggio alla stagione musicale che ha segnato gli anni Sessanta.

Il docufilm esplora uno dei momenti più rivoluzionari della storia culturale e sociale italiana: gli anni Sessanta, un periodo caratterizzato da fermenti ideologici, innovazioni nei costumi e una crescente esigenza di libertà. La “beat generation” italiana, con le sue canzoni e i suoi artisti innovativi, ha lasciato un segno indelebile, rappresentando un cambio di rotta rispetto alle convenzioni del passato.

Campanella ha scelto di raccontare quel decennio attraverso le voci dei suoi protagonisti, evitando un approccio nostalgico e privilegiando invece una visione ironica e lucida. Tra gli artisti intervistati figurano Don Backy, Ricky Gianco, Renato Brioschi dei Profeti, Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik, Livio Macchia dei Camaleonti, Gianni Dall’Aglio dei Ribelli e molti altri. Spicca la presenza di Mita Medici, la prima “Ragazza del Piper”, simbolo dell’emancipazione femminile in quegli anni, e di Rosanna Fratello, che sognava di seguire le orme di icone come Patty Pravo e Rita Pavone.

Il film è impreziosito dagli interventi di numerosi esperti del settore, tra cui Fernando Fratarcangeli, direttore della rivista Raropiù, e Massimiliano Canè, autore della trasmissione Techetechetè su RaiUno. Non mancano le voci di parolieri come Alberto Salerno e Claudio Daiano, discografici come Federico Monti Arduni e Andrea Natale, e figure eclettiche come Ivan Cattaneo, che negli anni Ottanta ha rilanciato il beat con gli album Italian Graffiati.

C’era una volta il beat italiano! segna l’inizio di una trilogia dedicata alla musica italiana, prodotta da Sergio De Angelis per Parker Film. I prossimi capitoli si concentreranno sul rock progressivo e sulla dance italiana, promettendo di offrire un quadro completo della straordinaria eredità musicale del Paese.

Con un cast di voci autorevoli e un’attenzione meticolosa ai dettagli, il lavoro di Campanella è molto più di un documentario: è un tributo a un’epoca irripetibile, capace di risvegliare emozioni e ricordi.

Trailer ufficiale:

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