Che la Francia sia legata al fumetto da una lunga tradizione è cosa nota, a conferma di un mercato – quello della “bande dessinée” – solidissimo e costruito da un bacino di lettori disposti a spendere più che in molti altri Paesi d’Europa.
Stando ai dati elaborati da GfK, nel 2023 sono stati venduti sul territorio transalpino oltre 75 milioni di comics, generando un fatturato di 877 milioni di euro: numeri sbalorditivi, difficilmente accostabili a quelli che abitualmente si registrano in altre nazioni del vecchio continente.
A confermare questa felice tendenza è ora una delle istituzioni simbolo dell’arte e della cultura francesi, il Centre Pompidou di Parigi, che ha deciso di accendere i riflettori proprio sui maestri della nona arte, rivolgendo un omaggio senza precedenti a questo genere letterario.
“La BD à tous les étages“ è il titolo della mostra che occuperà – dal 29 maggio al 4 novembre 2024 – i sei piani dell’iconica istituzione parigina. Si tratta di un ambizioso progetto, pensato per invitare i visitatori a immergersi nel mondo del fumetto attraverso un percorso espositivo multimediale e storiografico. Curata da Anne Lemonnier ed Emmanuèle Payen, coadiuvate dagli esperti Thierry Groensteen e Lucas Hureau, la rassegna punta, infatti, a ricreare in ognuno dei livelli dell’edificio progettato da Renzo Piano, Gianfranco Franchini e Richard Rogers, un piccolo universo rivolto all’indagine di uno specifico argomento. Muovendosi tra i vari piani dell’istituzione artistica, la sensazione sarà dunque quella di “entrare” e “uscire” dalle pagine di una grande enciclopedia, interamente dedicata ai temi e ai personaggi che hanno segnato la storia della letteratura illustrata.
Impostato idealmente come un viaggio “dantesco”, dall’alto verso il basso, il primo episodio del percorso di visita è occupato dalla mostra Comics, 1964 – 2024, un’ampia e propedeutica ricognizione sull’evoluzione del fumetto dal secondo Dopoguerra a oggi. Curata da Anne Lemonnier e Emmanuèle Payen, e suddivisa in dodici capitoli, la rassegna – che occupa il sesto piano del Centre Pompidou – affronta la nascita dei principali stili grafici e delle principali tematiche affiorate su scala internazionale a partire dagli Anni Sessanta: tra gli argomenti più interessanti, il lancio della rivista Garo in Giappone (fucina straordinaria e “casa” dei primi manga gekiga) e le sovversive vignette di Robert Crumb, padre del fumetto underground americano.
Arte visiva tout court e fumetto si incontreranno invece al piano numero cinque, sede della collezione permanente di arte moderna del museo. In questo caso, a intrattenere i visitatori sarà un ardito confronto tra i maestri della tradizione visiva europea e gli autori di culto del fumetto contemporaneo. Ne sono un esempio le analogie tra la pittura di Henri Matisse e le vignette di Philippe Dupuy (che prenderanno piede nella Room 7), il dialogo tra le opere di Francis Picabia e Anna Sommer (Room 16), e l’imperdibile vis-à-vis tra i crudi dipinti di Francis Bacon e le illustrazioni del “nostro” Lorenzo Mattotti.
Quest’ultimo non è l’unico italiano presente in scaletta: un intero capitolo di “La BD à tous les étages” sarà, infatti, dedicato a Corto Maltese, protagonista di una mostra monografica alla Bibliothèque publique d’information del museo (secondo piano). Curata da Emmanuèle Payen e Monika Prochniewicz, in collaborazione con la storica assistente di Hugo Pratt, Patrizia Zanotti, la mostra “Corto Maltese. A novelistic life” sarà un’approfondita analisi delle storie e dei significati impliciti nei fumetti del celeberrimo marinaio, qui raccontato con un gran numero di documenti originali, disegni, studi preparatori e tavole inedite.