Immancabili sono arrivate le critiche su un Sanremo 2024 che piace (oltre 11 milioni incollati alla tv). Una dura  polemica si è accesa per la gag che ha visto John Travolta alle prese con il ballo del “Qua Qua” tra Fiorello e Amadeus. Un momento clou in mondovisione, un’improvvisata davanti al Teatro Ariston che non è piaciuta nemmeno all’attore americano, protagonista di “La Febbre del Sabato Sera”, “Grease e “Pulp Fiction”, apparso ancora in ottima forma. Un mito, le cui canzoni si ballano ancora, in pellicole rimaste nei ricordi di intere generazioni.
L’irritato Travolta pare abbia levato alla Rai i diritti sulla sua partecipazione sanremese. Lo stesso Fiorello ha tentato di minimizzare l’accaduto affermando che è stata solamente una gag venuta male.
Nell’interlocuzione con il prestigioso ospite internazionale, nessuna domanda, ma solo banalità. Nel turbinio di critiche sono finite anche le scarpe dell’ex Tony Manero, per un possibile imponente cachet legato a pubblicità occulta.

John Travolta....travolto a Sanremo.
John Travolta….travolto a Sanremo.

Tornando al concorso canoro arrivato alla 74esima edizione, tante le canzoni orecchiabili, tra le quali non poteva non emergere, con la consueta grinta, una Loredana Bertè più sobria e priva di eccessi rispetto al solito. Un contesto che ha esaltato la validità del testo della canzone.
Molto apprezzata la performance di Angelina Mango e di un rinnovato Mahmood.
Tanti i look stravaganti di diversi artisti, con le inevitabili polemiche tra classifica della sala stampa rispetto a quanto apprezzato dal pubblico.
Il momento più coinvolgente ed emozionante della serata è stato il monologo di Giovanni Allevi che, provato dalla malattia, non ha nascosto nulla delle sue fragilità, portando un messaggio che ha commosso, espresso con la consueta naturalezza e profondità da questo grandissimo artista, da due anni assente dalle scene. Ha parlato della sua lotta contro un tumore con parole di ringraziamento. Questo con dettagli sulle sue emozioni in questi due anni di malattia, come il suo sorprendersi per la diversità dei colori dell’alba e del tramonto colte da una finestra. Il compositore ha anche citato Kant: “Il cielo stellato può continuare a volteggiare nelle sue orbite perfette” e dopo due anni è tornato ad esprimersi con la consueta grandezza. “Ha suonato con l’anima non potendo contare sul suo corpo”, così ha anticipato le note del suo “Tomorrow”.

Commovente Giovanni Allevi.
Commovente Giovanni Allevi.

Nelle sue considerazioni filosofiche, Allevi ha ricordato come l’essenza dell’essere emerga ancor più quando tutto crolla e permane l’essenziale, mentre il giudizio esterno non conta. Riferendo, infine, la sua certezza per qualcosa presente in ognuno di noi che rimarrà in eterno, e sul suo vedere ogni individuo a suo modo infinito nel suo spirito.
Il grande Allevi si è dimostrato un gigante che, pur malato, ha toccato le corde più intime di tutti parlando di filosofia, spirito e speranza, in un mondo piegato al business e all’apparenza.
Un mondo in cui la filosofia appare sempre meno di un optional. Spesso solo la sofferenza e le situazioni di emergenza portano l’uomo a cogliere e condividere i veri valori e la vera essenza della vita.

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