Articolo di Maria Teresa Anfossi
Il 27 gennaio del 1945 l’esercito russo entra nei campi di Auschwitz e Birkenau: e il mondo conosce ciò che è stata la Shoah!
Sei milioni di ebrei e non solo: anche Rom, omosessuali, handicappati e oppositori politici.
L’associazione culturale Italia-Israele di Ventimiglia, quest’anno, ha intitolato il suo evento ”Oltre la Shoah“.
Avremo come ospite Joè Ninio, ebreo nato ad Alessandria d’Egitto. Subì il “pogrom” degli arabi, la sua famiglia fu portata in carcere e lui riuscì a fuggire, a 16 anni, imbarcatosi su una nave, senza cibo senza vestiti, povero, ma la sua storia ha un epilogo di speranza, perché lui racconta che, nella sua disgrazia, ha incontrato persone splendide che lo hanno sempre aiutato. Riuscì a studiare, ora è un ingegnere in pensione, grazie alla Comunità ebraica di Montecarlo.
Il nostro evento vuole andare oltre la Shoah, perché la speranza è importante, anche nella disperazione.