Calabrese di nascita (nel 1953), cresciuto nella periferia sud di Roma, Franco Schipani coltiva sin da ragazzo il desiderio di esplorare il mondo. Quandom nel 1979, riesce a mettere da parte la cifra necessaria, compra un biglietto di sola andata per New York. E in poco tempo entra a far parte dell’industria dello show business e dei creativi: interessatissimo alla musica, esordisce proponendo alla Rai un documentario su Woodstock nel decimo anniversario del leggendario concerto; co-fondatore di “Rolling Stone Edizione Italiana”; frequenta lo Studio 54 e il CBGB’s, il Madison Square Garden, collabora con riviste, giornali e programmi televisivi.
Nella “Grande Mela” incontra Lou Reed, Frank Zappa, i Pink Floyd e John Belushi, per dirne solo alcuni: e tanti altri sregolati fuori dagli schemi, protagonisti della vera New York, nel periodo del suo massimo splendore di lucida follia creativa. E si occupa anche di far conoscere la musica italiana all’America: Pino Daniele, Renzo Arbore, Lucio Dalla, Gianni Morandi…
Questo libro, dal titolo che è tutto un programma (“Senza vizi è una vita di merda”, edito da Baldini+Castoldi), è un memoir incredibile che unisce la vicenda personale di un ragazzo capace di sognare un mondo senza più confini alla storia, grande e piccola, degli anni Settanta, Ottanta e Novanta, con tutto il loro fermento assolutamente Rock’n’Roll.
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