Il 3 dicembre è la Giornata Internazionale delle persone con disabilità.E noi vogliamo raccontare la storia di Lorenzo Torto.
E’ disabile, vive in provincia di Chieti, e ha trascinato il problema dell’accessibilità universale, riferita alle barriere architettoniche e ai servizi – sancita dalla direttiva Ue 20197882 – proprio al Parlamento europeo, grazie ad una petizione di cui firmatario.
“In Italia, la situazione delle barriere architettoniche è drammatica”, ha dichiarato Lorenzo Torto a Bruxelles, lo scorso 24 ottobre.
“Pensate che un portatore di handicap come me ha difficoltà ad entrare persino in un centro per l’impiego per cercare di trovare un’occupazione… Ma non solo: è complicato percorrere una semplice strada, perchè i marciapiedi non sono conformi alle norme vigenti. E’ una situazione che umilia la dignità umana”.

Questa direttiva europea è nata proprio per eliminare ogni tipo di discriminazione, mettendo al proprio interno la progettazione universale, vale a dire l’accessibilità per tutti: nessuno deve sentirsi discriminato, abbandonato o lasciato solo a causa della propria disabilità.
La direttiva prevede che, oltre all’eliminazione delle barriere architettoniche (per quelle mentali, è più complicato…), prodotti e servizi essenziali come telefoni, computer, e-book, servizi bancari e comunicazione elettroniche siano facilmente accessibili alle persone con disabilità, in modo da consentirne la partecipazione attiva alla società, anche per quanto riguarda istruzione e occupazione.
Nella petizione presentata da Lorenzo Torto, tra le altre “magagne” italiane, viene sottolineata come anche nel settore dei servizi di trasporto aereo, su autobus e su rotaia, la realtà in Italia sia ben lontana da quanto prescrive la direttiva europea.

Lorenzo Torto durante la presentazione della petizione a Bruxelles.
Lorenzo Torto durante la presentazione della petizione a Bruxelles.
“Voglio ricordare che il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione a tutte le aree della vita pubblica, sociale ed economica”, aggiunge Lorenzo Torto.
Che, in attesa di soluzioni, non dimentica certo di ringraziare l’Europa.
“Se vogliamo sentirci parte di un sistema, allora dobbiamo ringraziare l’Europa”, riprende Lorenzo, “che ci dà delle indicazioni formidabili come questa direttiva. Ma, a quanto pare, allo Stato italiano non interessa granchè. Perchè se un disabile, ancora oggi, ormai nei 2024, ha difficoltà ad entrare in un ufficio pubblico, se ha difficoltà ad andare in un concerto, se ha difficoltà ad andare da qualsiasi parte, la partita non la perdo solo io che sono una persona disabile, la perde tutto il sistema. E, purtroppo, la perde pure l’Europa, nonostante il suo impegno per abbattere le barriere architettoniche. Dobbiamo cominciare una nuova politica di civiltà”, conclude Lorenzo Torto, “per far capire che il disabile non è un peso, ma una risorsa per la nostra società”.
Ma Lorenzo cosa chiede, in concreto, con questa petizione al Parlamento europeo?
“L’avvio di una procedura di infrazione contro l’Italia per il recepimento incompleto della direttiva Ue 2019/882”, risponde Lorenzo Torto.
“Forse, dopo, si prenderà coscienza che molte cose sono da cambiare”.

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