La Giornata Mondiale della Memoria Transgender (Transgender Day of Remembrance) è la ricorrenza annuale per commemorare le vittime di transfobia, l’odio e il pregiudizio contro le persone transgender. Si celebra il 20 novembre e l’iniziativa è nata, inizialmente, in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio nel 1998 diede avvio al progetto web Remembering Our Dead e, l’anno dopo, portò a una veglia a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto globalmente, con commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo.
Le statistiche dell’Associazione Transgenere ACET rivelano una realtà allarmante: nel corso dell’anno 2022, 381 individui hanno subito atti di transfobia a livello globale, cioè più di una vittima ogni giorno, nel periodo che va dal 1° ottobre 2021 al 30 settembre 2022.
Dall’anno 2008 ad oggi, il numero di decessi di persone trans per cause violente supera i 5.000 casi.
Nell’ultimo anno si contano 38 vittime. Di queste, il 95% sono donne trans e nell’81% dei casi si tratta di omicidi.
A ciò si aggiunge un numero incalcolabile di episodi di transfobia, sia fisica che verbale o psicologica, che la comunità LGBTQIA+ affronta ogni giorno, non sempre classificati nelle statistiche ufficiali.
Secondo quanto segnalato dall’ACET, l’Italia registra una situazione particolarmente grave, posizionandosi come il Paese europeo con il numero più elevato di attacchi motivati dall’odio transfobico.