Esistono “spazi di negoziazione” tra povertà urbana e consumi alimentari?
Un tema quanto mai delicato ed attuale, in epoca di “un’insicurezza alimentare” che non riguarda solo i Paesi più poveri del mondo, anzi.
Il libro-saggio “Spazi di negoziazione” (FrancoAngeli) scritto dai professori Maurizio Bergamaschi e Pierluigi Musarò, docenti della Facoltà di Scienze Politiche all’Università di Bologna – con la prefazione di Arjun Appadurai, antropologo di fama mondiale – prova a spiegarci i contorni di questo dramma sociale.
Il tema della povertà alimentare, infatti, rappresenta oggi uno dei problemi più gravi, ma al tempo stesso meno noti, che affligge l’Italia. Anche se in pochi ne parlano, sono infatti milioni gli italiani che, ogni giorno, non riescono più a rispondere a bisogni considerati essenziali, arrivando a soffrire la fame in una delle Nazioni più avanzate al mondo. Non si tratta più solamente di soggetti appartenenti alle cosiddette “categorie a rischio”, ma di centinaia di migliaia di persone che – principalmente per ragioni legate alla crisi economica – stanno scivolando in condizioni di indigenza prima impensabili, privi delle risorse necessarie al proprio sostentamento primario.
I saggi che compongono il volume dimostrano il costo sociale dello stigma, dell’isolamento e della vergogna subiti da quanti sono costretti ad accettare di procurarsi e consumare il proprio cibo in condizioni e luoghi che possono risultare umilianti.
Questa intuizione rappresenta un contributo importante al dibattito sul welfare state, che può arrivare a creare una rete di sicurezza materiale per i suoi cittadini più bisognosi, ma fallisce nel garantire loro il dono del “riconoscimento”, come lo definirebbe Charles Taylor. Questo dilemma ci ricorda ancora una volta che nella lotta ingaggiata dai più emarginati per lo sviluppo di ciò che altrove ho definito “la capacità di avere aspirazioni”, i luoghi e le modalità attraverso cui essi accedono agli agi simbolici del consumo di cibo possono essere tanto importanti quanto lo stesso accesso al cibo”
.
(dalla Prefazione di Arjun Appadurai)

Views: 154