Un mare di colori e suoni ha invaso le strade di Cuneo, radunando oltre tremila persone provenienti da ogni angolo della provincia e di tutte le fasce d’età, per celebrare il Pride, un evento che esalta l’orgoglio e la diversità della comunità LGBTQIA+. Bandiere arcobaleno sventolavano fieramente, mentre slogan di uguaglianza risuonavano nell’aria, in un’energica manifestazione contro ogni forma di discriminazione.
È stata la seconda edizione del Pride a tenersi nella città di Cuneo, dopo il successo dell’anno precedente. L’evento è stato organizzato nel mese dedicato all’orgoglio LGBTQIA+, alla parità di diritti di genere e all’amore in tutte le sue forme.
Alle 16:00, in piazza Torino, i partecipanti si sono riuniti per dare il via al corteo che avrebbe condotto al parco della Resistenza, passando anche davanti alla casa di Duccio Galimberti, un illustre cittadino cuneese. Il tema scelto per l’evento di quest’anno è stato “Desiderata“, che rappresenta i desideri di crescita e cambiamento per il territorio. Il simbolo selezionato è stato il “soffione“, una pianta resiliente che cresce nonostante le avversità e utilizza il vento per diffondere i suoi semi. Durante il percorso, sono state dedicate tre tappe alle associazioni e ai loro interventi, in luoghi simbolici della città come il Municipio, piazza Galimberti di fronte al balcone di Duccio Galimberti e il Parco della Resistenza.
La sfilata è stata caratterizzata da una festosa atmosfera, con la musica e i colori che hanno coinvolto tutti i partecipanti e hanno suscitato l’affetto e l’attenzione della città. Numerosi rappresentanti istituzionali hanno preso parte all’evento, tra cui la sindaca Patrizia Manassero, il consigliere regionale Ivano Martinetti e la deputata Dem Chiara Gribaudo.
Il Pride non è solo un’occasione per celebrare i diritti e la libertà della comunità LGBTQIA+, ma rappresenta anche un momento per sensibilizzare sulla lotta contro le discriminazioni e le ingiustizie ancora presenti nella società. Durante l’evento, in piazza Galimberti, accanto alla statua di Barbaroux, è stato ricordato il legame tra la lotta odierna e le lotte del passato, unite dal coraggio e dalla determinazione. I messaggi trasmessi hanno richiamato i principi sanciti nell’articolo 3 della Costituzione italiana, che sottolinea l’importanza dell’uguaglianza e della dignità di ogni individuo, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali.
Il Pride di quest’anno, intitolato “Desiderata”, ha voluto creare connessioni e ponti in un territorio che si trova al confine tra la Pianura Padana e l’Europa transalpina. In un’epoca caratterizzata da incertezze e paure, il messaggio forte che arriva da Cuneo è di costruire un nuovo mondo, libero dagli stereotipi del passato, in cui ogni individuo possa essere la migliore versione di sé stesso. Un mondo in cui l’amore per il bello si accompagni alla costante indignazione di fronte alle ingiustizie. Il Pride rappresenta anche un momento di sostegno per coloro che sono sfruttati e considerati come meri strumenti, ribadendo che sono esseri umani degni di rispetto.