Articolo in collaborazione con Torinoalcentro.com.

Un viaggio itinerante lungo 17 giorni: tanti quanti gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu. Dopo il successo delle precedenti edizioni, si rinnova l’appuntamento annuale con il “Festival dello Sviluppo Sostenibile”, che si terrà dall’8 al 24 maggio 2023 in tutta Italia, online e all’estero. L’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 320 organizzazioni del mondo economico e sociale, organizza la manifestazione insieme ai propri soggetti aderenti, con il supporto di partner e tutor. Quest’anno, gli eventi principali si svolgeranno in diverse città, ognuna delle quali ospiterà una tappa, grazie a una partnership con le amministrazioni comunali e gli atenei. Con questo nuovo format, i territori avranno un ruolo da protagonisti, mettendo in evidenza anche i nuovi centri di ricerca creati dal Pnrr su discipline legate all’Agenda Onu 2030.

Il calendario tocca Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino, con iniziative organizzate dall’ASviS e dai suoi gruppi di lavoro. In particolare: a Napoli, dall’8 al 10 maggio, ci saranno eventi focalizzati sulle tematiche del sud, le disuguaglianze e il pilastro sociale dell’Agenda 2030; a Bologna, dall’11 e al 14 maggio, spazio alle iniziative al pilastro ambientale dell’Agenda 2030 e in particolare al rapporto tra città e clima; a Milano, dal 15 al 17 maggio, focus su imprese, finanza e aspetti economici dello sviluppo sostenibile; a Torino, dal 18 al 22 maggio, gli eventi saranno organizzati anche al Salone del Libro, con una riflessione sul mondo della cultura; infine a Roma, il 23 e 24 maggio, per approfondire le questioni istituzionali e per consegnare i risultati del Festival durante l’evento conclusivo all’Aula dei Gruppi della Camera dei Deputati.

Alle iniziative principali si aggiungeranno poi, come ogni anno, centinaia di eventi che animeranno il cartellone tra conferenze, workshop, presentazioni di libri e spettacoli con l’obiettivo di diffondere i messaggi dell’Agenda 2030 anche attraverso le contaminazioni con i linguaggi dell’arte, della cultura e della multimedialità. Ma il programma non finisce qui: la società civile è infatti invitata a candidare iniziative nel cartellone e nei suoi “dintorni” dal 1° al 31 maggio. Insomma, per il Festival, come per il nostro Pianeta, ognuno può fare la sua parte.