Le Famiglie Arcobaleno e il Comitato Torino Pride hanno organizzato un presidio il 28 Aprile 2023 alle 18:30 in Piazza Castello a Torino, davanti alla Prefettura, con lo slogan “Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie“. La manifestazione è stata creata in risposta allo stop delle trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambin* con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme. L’obiettivo principale della manifestazione è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla discriminazione dello Stato verso le coppie omogenitoriali e di richiedere l’uguaglianza di diritti per i figli e le figlie delle coppie unite civilmente.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di circa 200 persone e sono state esposte decine di bandiere e fiocchi arcobaleno, simboli della lotta per il riconoscimento dei diritti dei bambini nati da coppie omosessuali. Politici locali come l’assessore al Welfare di Torino Jacopo Rosatelli e l’ex sindaca della città Chiara Appendino hanno mostrato il loro supporto alla causa. L’obiettivo principale della manifestazione è stato quello di ottenere il riconoscimento formale dei diritti dei bambini sin dall’inizio, senza dover attendere il varo di una legge nazionale in materia.
Durante il presidio, i partecipanti hanno sollevato una penna in segno di solidarietà, simbolizzando il loro sostegno alla causa. Le penne strette in pugno e i fiocchi arcobaleno sono stati un’idea originale della volontaria Simin, che ha richiamato l’attenzione sul fatto che i figli e le figlie delle coppie omogenitoriali sono già qui e hanno bisogno di diritti adesso.
La rappresentante di Famiglie Arcobaleno, Giziana Vetrano, ha sottolineato il tema della genitorialità come uno dei più delicati e controversi della nostra epoca, soprattutto quando si parla di figli nati da coppie omosessuali. Durante il presidio, ha lanciato un appello alle istituzioni e alla società nel suo insieme: “basta discriminazioni, vogliamo una legge”.
L’assessore al Welfare di Torino Jacopo Rosatelli sottolinea che la discriminazione di Stato genera ingiustizia, sofferenza e problemi materiali concreti per i minori delle coppie omogenitoriali. Le coppie unite civilmente non godono degli stessi diritti di quelle sposate. Per questo motivo, l’amministratore locale ha deciso di creare un fronte unitario delle “Città per i diritti”, che verrà presentato il 12 maggio a Torino. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la società sull’importanza di sostenere il movimento LGBT+. In questo modo, tutti possono contribuire a combattere la discriminazione e promuovere l’uguaglianza di diritti per tutti i cittadini, indipendentemente dall’orientamento sessuale.