Gina Lollobrigida all’anagrafe Luigia Lollobrigida, resta un’attrice di fama mondiale, tanto da avere ottenuto la stella sulla Hollywood Walk of Fame nella celebre collina di Los Angeles nel 2018, all’età di 95 anni è deceduta in una clinica di Roma il 16 Gennaio 2023, successivamente ad una frattura del femore avvenuta in casa il 10 Settembre 2022, per il quale viene operata proprio nel periodo in cui la Lollo si candida come senatrice nel collegio di Latina, a conferma di una vitalità ancora attiva, e ben lontana dal declino di una star, infatti a conferma di ciò la poliedrica e grande artista che nel 2016 ricevette dalle mani del Presidente Sergio Mattarella il premio speciale David di Donatello alla carriera, era dedita da tempo ad altre arti, che univa all’attività cinematografica e che le donò in vita la gloria universale, come appunto l’arte fotografica, per la quale si tennero mostre importanti come nel 1980 al Museo Carnavalet di Parigi, che le dedicò le sale più prestigiose, e le valse la medaglia d’oro della città, oltre a un articolo sul quotidiano “Le Monde” che paragonò l’occhio fotografico dell’immensa Gina a quello di Cartier Bresson, definendo le sue foto di “una forza sconvolgente” e lei “una grande artista”. Fortemente apprezzata quindi, con riconoscimenti di alto livello per le sue immagini, frutto dei numerosi viaggi che amava fare, a partire dal ricco mondo occidentale, alle più remote popolazioni asiatiche, Cina, Russia, Africa, Giappone, Cuba, ma grazie anche agli incontri con personaggi potenti come Fidel Castro al quale dedicò uno dei tre documentari da lei diretti, ma Gina Lollobrigida aveva particolare attenzione per gli umili e gli afflitti, di cui amava l’umanità, non a caso per l’impegno assolto in varie organizzazioni umanitarie, le viene conferito il titolo di prima ambasciatrice della FAO nel 1999, inoltre è stata accanto a Madre Teresa di Calcutta, a Medici senza Frontiere, all’UNESCO e all’UNICEF, nonché ai piccoli della Romania, e proprio ai bambini dedica nel 1994 un lavoro durato 14 anni, che raccoglie in un volume “The wonder of Innocence”. La Lollo nazionale oltre ad avere immortalato contesti antropologici e culturali, si è dedicata da sempre alla scultura e alla pittura, per le quali già adolescente vinse una borsa di studio all’Accademia delle Belle Arti di Roma, e per via degli studi fatti che continuò a creare le sue opere d’arte, per le quali rappresentò egregiamente l’Italia all’Expo di Siviglia, sempre nel 1992 le fu conferita la Legion D’Onore dal presidente François Mitterand in qualità di attrice ed artista, invece il presidente Vladimir Putin si complimentò con Gina Lollobrigida in occasione della sua mostra al Museo Puskin delle Arti di Mosca, ma è l’Italia nel giugno del 1996 ad assegnarle il titolo di “Accademica Onoraria” dell’antica Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, che il nostro paese ha attribuito solo alle due scienziate premi Nobel Rita Levi Montalcini e Margherita Hack; sempre la Francia le riconosce il titolo di Commandeur e l’Ordre des arts e des lettres, un altro memorabile riconoscimento le arriva dalla Repubblica di San Marino con ben quattro francobolli emessi mondialmente con l’immagine dell’attrice, per tutti i suoi valori artistici e umanitari. Tra tutti i volumi dei suoi lavori spicca “Vissi d’arte”, nato a seguito della mostra ospitata nel complesso di Sant’Agostino e la centrale piazza Duomo di Pietrasanta, e presentato da Philippe Daverio; sempre a cura di Daverio la mostra “Gina Lollobrigida fotografa” che spalanca alla famigerata “Bersagliera” le porte del Palazzo delle Esposizioni della capitale italiana. Restano memorabili della Lollobrigida i suoi ritratti di Maria Callas di cui era amica come di Marilyn Monroe, di Neil Armstrong, Audrey Hepburn, Fidel Castro, Paul Newman, Henry Kissinger, Liza Minnelli, Grace Kelly, Ella Fitzgerald, ; oltre agli scatti, indimenticabile il documentario di circa 3 ore nelle Filippine, e quello di Indira Ghandi la prima donna Primo ministro dell’India. Una carriera incredibile quella di Gina Lollobrigida nipote di una ultracentenaria, l’attrice nata nel 1927 è stata una donna che simboleggia ampiamente, in tutto il suo percorso una modernità impensabile cominciata in anni improbabili come il 1944, tempi tremendi durante i quali il padre mobiliere, per via di un bombardamento angloamericano perde i suoi averi, e così si trasferisce a Roma con la famiglia, presto Gina viene iscritta all’Istituto di Belle Arti, e lei per potersi pagare gli studi inizia a vendere le caricature che disegnava col carboncino, in più cambiando il suo nome in Diana Loris nel 44 diventa Corinna in una commedia di Eduardo Scarpetta, sempre in teatro recita con Luigi Tenneroni, nel 47 comincia a lavorare per un’invenzione tutta italiana, i primi due fotoromanzi “Sogno” e “Bolero”, lo stesso anno partecipa al concorso di Miss Italia a Stresa arrivando seconda, come comparsa e poi controfigura accede al mondo cinematografico, Silvana Pampanini la sceglie per un piccolo ruolo in un suo film, nel 1950 abbandonato il nome di Diana Loris va ad Hollywood come Gina Lollobrigida grazie all’invito di un produttore miliardario Howard Hughes produttore che aveva scoperto Jane Russell, ma appena si accorse che rischiava di restare imprigionata in quel meccanismo dorato, pur avendo firmato un contratto in esclusiva per gli Stati Uniti la “bersagliera” rientrò di corsa a Roma. Nel 49 il cinema di casa nostra le apre le porte con registi del calibro Luigi Zampa e Carlo Lizzani, ma è ancora all’estero con “Fanfan la Tulipe” nel 1952 di Christian-Jaque che vince l’Orso d’argento al Festival di Berlino che Gina si consacra star in Francia, ma nell’immaginario degli italiani viene impressa nel 1953 nel ruolo di “Pizzicarella la Bersagliera” accanto a Vittorio De Sica nel film “Pane, amore e fantasia” di Luigi Comencini, la pellicola vinse l’Orso d’argento al Festival di Berlino, e la “Lollo” vinse il suo primo Nastro d’argento; se la stampa internazionale l’ha definita “La donna più bella del mondo”, si deve a Vittorio De Sica il neologismo coniato proprio per lei di “maggiorata fisica” che entrò nella lingua italiana. Nuovamente l’anno dopo Gina affiancò De Sica girando sequel di Comencini, che eguagliò il successo del precedente, nel 55 però la Lollobrigida rifiutò di recitare nel terzo capitolo della serie, e venne rimpiazzata da una certa Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone in arte la grandiosa Sofhia Loren, colei che per definizione della stampa sarebbe da sempre stata la sua storica “rivale”. In seguito la Lollobrigida si misurò con ruoli differenti e drammatici diretta da importanti registi italiani: Pietro Germi, Mario Soldati, Luigi Zampa, Vittorio De Sica e Carlo Lastricati, Mauro Bolognini, Renato Castellani. La bellissima Gina Lollobrigida nelle numerose pellicole recitò accanto a divi e dive con nomi illustri: John Huston, Humphrey Bogart, Burt Lancaster, Tony Curtis, Anthony Quinn, Frank Sinatra, Steve McQueen, Tyrone Power, Yul Brynner, George Sanders, Marcello Mastroianni, Yves Montand, Sean Connery, Rock Hudson, Telly Savalas, Shelley Winters, David Niven, Jean-Paul Belmondo, Jennifer Jones, Gérard Depardieu, , Raf Vallone, Melina Merkouri. Va ricordato che fin da giovanissima Gina Lollobrigida aveva preso lezioni di canto, ed aveva una voce da soprano leggero, e così nel dopoguerra aveva ottenuto dei ruoli minori in film operistici, ma in due è stata poi protagonista assoluta e indiscussa, notevole del 1955 La donna più bella del mondo di Robert Zigler Leonard, con Vittorio Gassman, il film biografico narra in forma romanza la vita del soprano Lina Cavalieri, in quelle vesti la Lollo dimostrò di essere anche una degna cantante lirica interpretando “Vissi d’arte” dall’opera di Puccini “Tosca “, e vinse il David di Donatello alla migliore attrice protagonista.
La celebre carriera di Gina Lollobrigida attrice si è conclusa nel 2018 con un ruolo nella famosa serie “American Horror Story” è stata intensa e più volte premiata con 1 premio Golden Globe più 2 nomination, 1 premio al Festival di Berlino, 7 premi David di Donatello e 2 premi Nastro D’Argento, 1 nomination Bafta e altri premi come la Grolla d’oro a Saint Vincent .
Gina Lollobrigida nel 1949 sposa un medico sloveno Milko Škofič, si erano conosciuti quando il dottore assisteva i profughi temporaneamente alloggiati a Cinecittà, dalla loro unione nel 1957 nacque Andrea Milko, che a sua volta nel 1994 avrà un figlio: Dimitri. Dopo 5 anni di separazione nel 71 l’attrice divorzia dal marito che aveva una relazione con una cantante lirica austriaca, a sua volta giunta al 2006 la Lollobrigida dichiara alla nota rivista spagnola “Hola” di avere avuto una relazione segreta per vent’anni con l’imprenditore Javier Rigau, e che intendeva sposarlo; secondo alcuni la storia d’amore forse sarebbe cominciata quando lui aveva solo 15 anni, e che lui stesso lo aveva confermato in un’intervista nel 2019, del resto sembra lo abbia confermato anche intervistato da Barbara d’Urso, che in esclusiva li ha avuti più volte ospiti nei suoi programmi, al momento dello scoop di Hola lei aveva 79 anni, lui 45. Il matrimonio tanto chiacchierato però non venne celebrato perché l’imprenditore tramite un comunicato del suo legale ruppe il fidanzamento con la famosa attrice, sostenendo tuttavia che l’avrebbe amata e rispettata per sempre, allorchè il quotidiano “EL Mundo” nel 2011 annuncia però le avvenute nozze segrete tra la star e Rigau a Barcellona un anno prima, non furono trovate tracce del matrimonio nel registro civile, a tal proposito la Lollobrigida dichiarerà di essersi trovata sposata con l’inganno attraverso una procura che lei aveva però firmato, e così finirono in tribunale, Rigau ne uscì assolto, e poi la Sacra Rota annullò il matrimonio.
All’età di 91 anni, nel 2018, Gina Lollobrigida decide di rivelare al giornale “Libero” che all’età di 18 anni, nel 1945 quando era ancora vergine, era stata vittima di uno stupro da parte di un calciatore della “Lazio” di cui ha voluto tenere nascosta l’identità per sempre, ma che quell’orribile episodio aveva segnato la sua vita, sembrerebbe avere anche aggiunto che la decisione di sposare il medico sloveno l’aveva presa a seguito del fattaccio e non per amore.
Nell’ottobre 2021 la diva, la scultrice, la fotografa, la donna pluripremiata e insignita di nomine, elogi per le attività umanitarie, si vede nominare un “tutore” dalla Cassazione italiana, l’azione legale per l’amministratore di sostegno fu promossa dal figlio Andrea Milko Skofic, col quale i rapporti erano ormai divenuti complessi da anni, in realtà sembrerebbe che il figlio della signora Gina Lollobrigida, avrebbe voluto per sua madre, non solo mettere in mani sicure i beni di sua madre, ma avrebbe chiesto anche per la gestione ordinaria la “tutela”, i giudici però quella non l’hanno concessa. Dal 1950 fino alla fine dei suoi giorni ha vissuto nella sua imponente villa in Via dell’Appia antica di Roma, tra sculture, fotografie, dipinti, ricordi di viaggio di tutta una vita, e alcuni animali, tra i quali i sei cani che amava molto.
Gina Lollobrigida resterà non solo un’icona di mediterranea, procace e passionale bellezza, ma un esempio di quanto potenziale ci sia in una donna, pur moglie, pur madre, pur amante, ma soprattutto genio, consapevolezza, coraggio, intelligenza, determinazione, conoscenza e grandi capacità.