Un anno fa ho incontrato il Poliamore tantrico entrando in contatto con l’ Oasi Translife, progetto nato dalla pubblicazione del libro L’Uomo Originale Libero- Translife Revelation, di Almalibre Rebelde (Giancarlo De Vivo, esperto di web, è noto per le sue intuizioni del franchaising nell’era di Internet). Oggi, sono cambiate tante cose dal giorno del mio arrivo all’Oasi e, Almalibre, guida del gruppo, anche se non è più tra noi, è presente con i suoi scritti e tanti nuovi percorsi nati dal suo esempio.

Il testimone è passato a Ornella De Stefano, in arte Kamala, counselor, maestra Tantra dell’origine e cofondatrice con Alma di Translife Revelation. Per comprendere la complessità del suo impegno non posso che rimandare al testo L’uomo originale Libero: Transilfe Revelation e a un mio articolo del 23 gennaio 2021 (www. orlandomagazine.it) dove troverete molti spunti di approfondimento sul tema. Dal mio incontro con Ornella ho cercato di cogliere i cambiamenti avvenuti dopo la morte di Almalibre, ma soprattutto di capire se il passaggio da una guida maschile a una femminile ha  modificato l’impostazione dell’impianto originale.

Kamala senza alcun ombra di dubbio ha risposto “Alma è che qui con noi, si avverte la sua forza. Per l’oasi non è cambiato nulla dal punto di vista energetico, anzi abbiamo ancora più voglia di creare e divulgare il suo messaggio. Grazie a lui, ognuno di noi può esprimere se stesso/a, attraverso la propria essenza.

Di certo Almalibre ha lasciato una grande eredità fatta di materiali, pubblicazioni e riflessioni condivise nei vostri laboratori “Ha lasciato un’ eredità meravigliosa– mi sottolinea Kamala mentre  mi cita le parole dell’amico prima che chiudesse gli occhi per sempre- è stata una grande occasione nella vita che ci ha portato in una dimensione meravigliosa dove le anime, che vogliono vivere la propria liberazione, si possono esprimere senza condizioni. La liberazione è la più grande eredità.”

Ornella De Stefano è da sempre insieme ad Almalibre un punto di riferimento imprescindibile. Translife non esisterebbe, infatti, senza la sua esperienza nel Tantra. Per questo le chiedo quali  difficoltà ha incontrato in questa fase di transizione“Personalmente non riscontro difficoltà: io e Arya  e gli altri  facciamo parte di un gruppo di coordinamento dell’Oasi. Ci impegniamo a continuare ciò che Alma stava portando avanti. Proseguiamo con i progetti e le occasioni di divulgazione in cui proponiamo il nostro metodo di liberazione. Del resto il quinto dono, che non hanno gli animali, ma noi sì, è proprio liberare se stessi per liberare gli altri. Inoltre, poiché, Alma credeva molto nel potere delle donna ma sosteneva anche che la donna sia da sempre impedita e castrata nel poterlo esercitare. Le donne non sono più consapevoli di quanta energia vitale hanno dentro di sé. Sosteneva, infatti, che occorresse renderle libere per tornare a essere guide per l’uomo. Per questo l’ultimo progetto in corso è rivolto proprio a noi donne al fine di riprenderci quel potere che ci caratterizza proprio per natura.  Il ciclo di incontri dal titolo “La gioia del piacere femminile” è rivolto alla scoperta di sé, della  sessualità e libertà di esprimerla.

Sicuramente il tantra ha un ruolo cardine nel lavoro di Kamala. Sappiamo che è una pratica molto complessa e profonda, andiamo più nello specifico:“Il Tantra dell’origine nasce nelle società matriarcali ed è alla base del nuovo progetto dedicato alla donna. Durante gli incontri lavoriamo in modo che le persone che partecipano riscoprano il proprio corpo, l’essenza della sessualità. Proponiamo esercizi mirati nel tentativo di mostrare loro quante finte aspettative siano condizionanti nei sentimenti. Le aiutiamo a staccarsi dall’esigenza di bisogno che ci induce spesso a essere in balia di emozioni non reali. Sfatiamo quelle credenze e condizionamenti imposti dalla società patriarcale che , ahimè, da secoli opprimono il nostro potere femminile.”

Il Tantra dell’origine, ovviamente, non opera senza tenere conto anche dell’altra metà del cielo. Kamala, infatti, sostiene che tutti siamo vittime di stereotipi e condizionamenti. Basti pensare al fatto che ancora oggi si educano i figli maschi a non piangere, a essere forti o a comportarsi da maschietti. Translife ha l’obiettivo di smontare gli stereotipi di genere per questo anche l’uomo riscopre la sua vera essenza. Nelle società matriarcali non c’erano guerre, scontri di generazione. Non esistevano competizione tra i sessi. La donna era vista come madre, sorella e guaritrice. Tra loro stesse c’era complicità. Oggi, invece, sono le prime a farsi guerra per un posto di potere, per un uomo o semplicemente per invidia. E’ indubbio che il patriarcale le ha snaturate. La donna liberata, invece, può tornare a essere un faro per chi desidera guarire e tornare alla verità di chi siamo.” Quali progetti per il futuro? “Non facciamo mai progetti al lungo termine, perché ci facciamo condurre dal flusso. Dopo il progetto rivolto alle donne partirà quello per gli uomini in quanto abbiamo ricevuto molte richieste. Stiamo, inoltre, ultimando la traduzione in inglese del manuale e continuiamo con la mappatura bio energetica per chi vuole intraprendere il percorso completo della liberazione del proprio sé. L’oasi si pone come un laboratorio in continuo mutamento e cambiamento.

Quale messaggio o frase vorresti lasciare come ricordo di questa intervista? “ovviamente cito una delle frasi di Alma: l’amore ha infiniti frutti che crescono nell’albero della libertà. Non puoi cercare quella meraviglia, pianta tu l’albero. Tutto è dentro di noi e, cercare fuori, è un perdita in tempo e vita. solo cercando dentro di noi possiamo cambiare la nostra realtà.”