D: Tu sei una cantante molto attenta al sociale…
R: Io cerco di parlare di quello che non mi piace… e quello che attualmente non mi piace è la violenza, il razzismo e l’omofobia. Per cui, nei miei testi, esprimo la mia contrarietà verso queste cose.
D: Ma scrivi anche di “amore”, testi che sembrano spesso molto tristi…
R: Beh, molte di queste canzoni sono nate per raccontare la fine delle mie storie e raccontano quello che solitamente sono problemi di tutti, ripicche, tradimenti, insomma quella che è l’attuale conflittualità dei rapporti sentimentali.
D: Hai un rapporto speciale con la città di Milano, pure essendo siciliana…
R: Io considero Milano la città della musica oltre al fatto che ho assorbito molto della sua energia.
D: Cosa ricordi in particolare della tua Sicilia?
R: Sono ricordi legati al mio paese, Palagogna, dove ho avuto un infanzia molto bella. Mi ricordo ancora i lenzuoli stesi alle finestre che mi sembravano degli enormi tendoni,quasi delle vele; inoltre ho tanti ricordi delle gite al mare con mio papà, dove cantavamo e mangiavamo lasagne e cotolette preparate a casa.
D: Vieni considerata una cantante molto raffinata che mira più alla realizzazione personale che al successo finalizzato a se stesso…
R: Non vivo per le classifiche, scrivo canzoni perchè mi piace farlo. E’ da quando avevo 9 anni che sento il bisogno di rapportarmi alla musica, è una mia necessità espressiva, e probabilmente il miglior modo che io conosca per farlo è questo.
D: Cosa vuol dire “Magmamemoria”
R: E’ una parola che ho inventato io, che racchiude la malinconia e il ricordo, e lo fa con la forza potente del magma dell’Etna che mi ha sempre affascinato.
D: Progetti futuri?
R: Ne ho uno in particolare ma al momento preferisco non renderlo ancora pubblico.