D: Perchè il Divine Queer Film Festival?

R: Perché no? Le motivazioni possono essere varie, ma tralasciamo le motivazioni iniziali, volevamo fare un festival dove la parola Queer avesse una dimensione più ampia.

D: Ma esiste già un festival LGBT a Torino… The Lovers?

R: Vero… ma fino a due anni fa non si chiamava Lovers bensì Gay Lesbian Film Festival, mancava la lettera T che indicava le persone Transgender e la parola Queer che nel mondo gay e lesbico considero poco valorizzato. Ad oggi comunque posso dire che è diventato un festival di cinema LGBT…

D: Cos’è per te il voi?

R: Nel manifesto Queer tutto è molto legato alla fisicità e al corpo; per noi invece la visione è più ampia ed il vissuto esperienziale e soggettivo non omologabile e in esso confluiscono aree di influenza come l’immigrazione e la disabilità.

D: Mi sembrano temi che possono essere intersecati tra loro…

R: Ovvio che lo sono, l’immigrazione intesa in senso ampio non solamente intesa come uno stato e l’altro, da un corpo all’altro o da una religione a un altra… o da una disabilità che si rivela portatrice di nuovi doni e consapevolezze.

D: Qual’è la maggiore novità di questo anno?

R: Non essendo una rassegna ma un autentico festival, con una ricca programmazione internazionale, tra i paesi annoveriamo: Turchia, India, Spagna, Germania, Stati Uniti, Nuova Guinea e molti altri ancora… davvero interessanti; alcuni davvero impensabili e poi la nuova sezione Beyond Queer…

D: Che vuol dire?

R: In questa sezione sono stati estratti quelli che amplificano maggiormente il nostro concetto di Queer.

D: Siete soddisfatti del lavoro svolto?

R: Sì ,davvero tanto ,cinque mesi di sostegni e consensi (spesso davvero inaspettati) una collettiva partecipazione che mi ha lasciato davvero sorpresa.

D: Perchè il festival è gratuito?

R: Perché noi lo facciamo per amore di formazione e informazione, inoltre lo facciamo in periferia in quanto abbiamo scelto di andare dove c’è più bisogno di comunicare determinate tematiche, difatti per facilitare a tutti l’accessibilità è gratuito.