Rest Energy, il “per sempre”, la totale fiducia che sembra annienti il tempo!

Marina Abramović regge un grosso arco e Ulay ne tende la corda, in una autobiografia lei racconta “Era la rappresentazione più estrema della fiducia. Eravamo entrambi in uno stato di tensione costante, ciascuno tirando dalla sua parte, con il rischio che, se Ulay avesse mollato la presa, avrei potuto trovarmi con il cuore trafitto”.

Nient’altro che la rappresentazione degli estremi livelli di fiducia, il segreto di una relazione di coppia: il continuo bilanciamento dei ruoli.
È vero, l’amore si basa sulla fiducia, ma è pur vero che l’amore è anche superare i limiti, rischiare e la vulnerabilità, che caratterizza anche qualunque relazione significativa, è dietro l’angolo!

Nella dilatazione del tempo, le azioni si tendono e si distendono, si allungano fino a fare della loro durata il vero oggetto o la chiave che dà loro il senso.

Marina e Ulay, come d’accordo, partirono ciascuno da una delle due estremità della Grande Muraglia cinese, camminando per 2500 km e novanta giorni, si sarebbero dovuti incontrare e sposarsi. Quel percorso di coppia, anche fortemente personale, quel camminare diventa altro, diviene meditazione, ricchezza di esperienze che trasformano la coppia in unità; per cui trasformati dal tempo, dal cammino, dalla distanza, nel momento dell’incontro si dicono definitivamente addio.

Ulay, innamorato dell’interprete conosciuta durante i viaggi in Cina, la mette incinta, il finale forse è inaspettato. «Che cosa devo fare adesso?», lui chiede a Marina. Lei, «non lo so» risponde, «ma io me ne vado».
Passano gli anni e, nel frattempo, la vita ha cambiato radicalmente il significato.

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