“nera, lesbica e attivista politica, madre a 19 anni e femminista”,
I soliti vigliacchi hanno assassinato a Rio de Janeiro ieri l’assessora e attivista politica Marielle Franco, sparandole a tradimento da un’auto in corsa.
Laureata in Sociologia, la quinta più votata nella città. Solo domenica scorsa in una conferenza aveva attratto 46.000 persone. Non ha mai pensato di andare a vivere da un’altra parte che non fosse la favela della Maré, dov’era nata, più volte presidiata da mezzi corazzati.
Poiché allo Stato e’ sfuggita di mano la situazione .
il suo impegno non e’ tuttavia bastato a salvarle le vita, il potere delle sue azioni e’ stato talmente forte da spingere i suoi aguzzini ad agire con la massima violenza possibile.
un vero e proprio attentato contro la democrazia che ci fa’ capire quale sia l’atmosfera che si respira in certe aree del centroamerica.
Un omicidio che potrebbe vedere coinvolte forze “deviate” della polizia e dei servizi che allo scopo di eliminare una scomoda presenza, che in passato aveva denunciato soprusi e violenze ai danni dei residenti delle favelas in un piano di reazioni spesso fuori controllo da parte delle forze dell’ordine.
a Roma la comunita’ brasiliana e scesa in strada a manifestare il suo dolore per la scomparsa di colei che più’ di ogni altro, in questo particolare momento storico rappresentava una speranza per il popolo delle favelas.