Artista della vita che dipinge con i propri strumenti la tela della sua visione dell’esistenza e da sempre attivista per i diritti civili nel mondo transgender e non solo. Dal 2015 Co-Direttrice del Divine Queer Film Festival Torino e fondatrice di Sunderam Onlus Identità Transgender Torino nel 2017.

D: Come nasce l’impegno come attivista?

R: Nasce nel 1982 perchè in una riunione dove si parlava della legge 164, Pina Bonanno e Roberta Frangiolini riunirono tutte le transessuali andando addirittura sul posto di lavoro a recuperarle, spesso ricorrendo a minacce pur di farle arrivare; ed esse arrivarono. Da lì dopo una serie di riunioni si scelse me per la presidenza del MIT di Torino coaudiovata dalla vice presidente Roberta Perini. Da lì iniziò tutto…

D: Come è cambiata Torino da quegli anni ad’ora nei confronti di queste tematiche?

R: È cambiata nel fatto che è maggiormente accogliente grazie all’appoggio dei Mas media alla causa e anche ad una costante attenzione alle battaglie portate avanti da noi.

D: Come sono i tuoi rapporti con il movimento nella città di Torino e in Italia?

R: Rapporto conflittuale perchè sono sempre stata un elemento di rottura, non ho mai adottato il politicamente corretto. Avendo vissuto le varie genesi del movimento ho potuto constatare quanto la tematica trans sia sempre stata messa agli ultimi posti per priorità e ai primi posti per immagini, tipo specchietto per le allodole. Intendo precisare che siamo stati usati per ragioni di immagine; nel 1987 a Bologna ci fu un epico scontro tra il movimento trans e l’arcigay… perché il movimento gay era interessato a portare avanti solo politiche sul matrimonio e adozione mentre le tematiche trans non erano di loro primario interesse. Nel tempo si ricucirono le fratture ma permase sempre uno stato di scarsa reciprocità insito da allora.

D: Ma questo anche a Torino?

R: A Torino ha funzionato fino a qualche anno fa…  Finchè i miei occhi hanno vigilato e constatato che nulla era cambiato dal 1987….

D: Come hai reagito?

R: Usando il non politicamente corretto, dire ciò che penso, fare ciò che dico mettendo in pratica quanto ho imparato nella mia ricca esperienza di vita che mi ha portato a realizzare la Trans Freedom March nel 2014, molteplici convegni, impegno giornalistico e letterario, teatro esperienziale e molte altre riguardanti la tematica transgender.

D: Oggi, chi sei e cosa fai?

R: Ho fondato l’Associazione Sunderam Identità Transgender Torino che è fuori dal Coordinamento Torino Pride per godere di una indipendenza di pensiero e azione in quanto credo che le persone trans si riprendano la parola, artefici dei propri cambiamenti nella società, con un occhio alla corretta formazione ed informazione nelle scuole e nella società.