1) Raccontaci un po’ della tua infanzia ed adolescenza e in quale momento nasce la tua passione per la scenografia, la coreografia e il travestimento.

Comincio col dire che avevo un fratello gemello perso a 11 mesi di vita che non ricordo ma del quale tuttora sento la mancanza… la mia infanzia è stata, anche se inconsciamente, segnata da questo vuoto e quindi il mio esibizionismo, che sfociava spesso nell’organizzazione di piccole recite dedicate ai personaggi storici che studiavo alle elementari (compresa la regina cartaginese Didone che interpreto tuttora), andava a compensare le mie carenze. Già da allora e con materiali improvvisati (carta crespa ma anche foulard di Hermes rubati a mia nonna collezionista) curavo la regia ma anche i costumi, le scenografie e le coreografie di questi spettacolini in cui non esisteva pubblico perché tutti erano coinvolti… la mia famiglia ha sempre assecondato e coltivato i miei talenti e desideri. non sono stato materialmente viziato ma culturalmente sempre stimolato e soddisfatto. Ho cominciato a 7 anni a studiare pianoforte quindi creavo anche le musiche… l’adolescenza invece è stata tutta dedicata agli studi impegnativi e fondamentali per la mia preparazione. resomi conto che lo spettacolo era il mio mondo ho capito che dovevo accumulare più conoscenza possibile per esprimermi al meglio.

2) Come nasce questa tua passione per il ‘700?

La mia famiglia è di origine aristocratica e sono cresciuto in ambienti particolari con un padre antiquario e restauratore e una madre amante del melodramma barocco… impossibile non esserne influenzato. Venezia ha fatto il resto.
Mi definisco “delighfully decadent” così come lo era la Serenissima a quel tempo.

3) Quanto ha influito il fatto di aver studiato con il coreografo Daniel Ezralow e con Linsay kemp sulla tua carriera artistica?

Tantissimo e in modo diverso… dopo aver studiato musica (pianoforte e tastiere barocche), canto e dizione avevo sentito l’esigenza di affinare l’espressività del corpo e se in Daniel ho trovato chi mi ha reso totalmente libero di esprimere i movimenti come mi venivano da “dentro” in tutta confidenza e sicurezza, con Lindsay la mia tecnica della pantomima, dell’espressione facciale in particolare trovava il suo apice fondendo l’antica arte greco-romana con il butho più avanguardistico. Tutti e due sono stati fondamentali per me e aggiungerei anche David Parsons per quella vena gioiosa e giocosa del suo lavoro sul corpo che mi ha trasmesso. Avere validi Maestri è importante per prepararsi al successo…

4) Qual’è l’evento più bello che hai realizzato?

Senza dubbio la prima sfilata importante del mio compagno (scomparso a 40 anni dieci anni fa dopo ben due trapianti di cuore) PIER VOLTOLINA, giovane talento ospitato dalla Camera Nazionale della Moda nel 2002 alla Galleria Meravigli nel programma ufficiale di Milano Moda Donna.

A Milano, nel cast di top models c’erano Katusha, Mounia, Xena Zupanic ma anche personaggi come GRACE JONES ed Eva Robin’s. la colonna sonora live fu suonata da Andy Fumagalli dei Bluvertigo e l’ultima uscita spettacolare di Grace su una versione di Slave to the Rhytm…. Pier aveva subito già un primo trapianto di cuore ed aveva molto faticato, coadiuvato dalla sua amica e socia Vanessa Bellanca, a preparare quella stupenda collezione… Vedere la gioia sul suo volto a fine evento con la standing ovation del pubblico presente mi ha ripagato di tutti i sacrifici e le sofferenze. È il più bel ricordo della mia vita… Mi manca sempre come mio fratello gemello…

5) Qual’è l’evento più bello a cui hai partecipato?

Non esiste un evento in assoluto più bello… ho la fortuna di averne fatti e visti di veramente meravigliosi. Certamente partecipare al Giubileo di Diamante a Buckingham Palace nel 2012 invitato da Sua Maestà Britannica è stata un’emozione unica! quando ricevetti lo stupendo cartoncino dal “Master of the Household” mi tremarono, come si dice, i polsi! Si trattava di partecipare a un picknic nel Parco Reale e poi al concerto in tribuna Vip. Ho condiviso la mia copertina sull’erba con i Duchi di Kent e la famiglia McCartney…

6) Raccontaci del tuo rapporto con a città di Venezia.

Non sono nato a Venezia ma ho sangue veneziano nelle vene… Venezia è il mio specchio dell’anima. L’acqua della sua bellissima laguna duplica l’intensità delle mie emozioni, non ci sono vie di mezzo (che non mi sono mai piaciute). In momenti difficili della mia vita questa “vecchia cortigiana”, come amo definirla, ha saputo coccolarmi e scuotermi emotivamente facendomi sentire vivo. La sintesi del suo fascino sta in questa simbiosi tra Amore e Morte che mi appartiene nello spirito. Venezia ed io siamo complici in tutto…

7) Da esperto scopritore di talenti quale sei, quali sono secondo te i dj più promettenti del momento?

Il mio scouting è più nel mondo delle performances che della musica ma ovviamente ho dei pupilli che seguo e amo. Tra questi c’è Alessandro Pannicciari, Aleryde, che oltre ad essere dj di musica elettronica è anche produttore ma soprattutto tra i promotori e compositori di musica sperimentale e terapeutica (www.soundcloud.com/aleryde) col quale abbiamo anche progetti riferiti a teatrodanza. Una dj che trovo molto in gamba è la giovane e bellissima Oyadi, pupilla di Linus e Radio DeeJay…

8) Abbiamo saputo che stai preparando un grande evento a Torino in una prestigiosa location, ce ne puoi parlare?

Qualche tempo fa alcune belle persone che fanno capo all’agenzia Vip Servizi di Torino mi hanno contattato proponendomi una direzione artistica degli eventi da loro organizzati e a me, per ben cominciare, è venuto in mente di proporre loro un Gran Gala di Primavera dove si potesse celebrare il risveglio della Natura e dei Sensi. Volendo riprodurre il format delle esclusive feste veneziane che già organizzo da anni,  la location ideale nel centro cittadino si è rivelata essere il Palazzo della Luce, stupendo edificio in stile eclettico. Sarà lì che il 21 marzo Giacomo Casanova in persona (da me interpretato) riceverà i suoi Ospiti e attraverso citazioni dalle sue Memorie e performances di vario tipo dedicate ai 5 sensi più 1 (la seduzione) “rieducherà” durante un curatissimo dinnershow al vedere e vivere la vita in modo più intenso, più emozionale, più coinvolgente ed infine, appunto, seduttivo. (www.vipservizi.it).

9) Hai cantato con Grace Jones e sulle note di Uto Ughi… ci parli della tua attività canora?

La mia preparazione artistica è classica. Studiando il pianoforte (e poi le tastiere barocche) i miei insegnanti hanno scoperto durante i solfeggi cantati che avevo una voce speciale: baritono con falsetto da sopranista (alla Farinelli). Ho così approfondito gli studi e proseguito nel coltivare anche questa passione. Non l’ho mai considerata la mia primaria espressione artistica mal’ho spesso utilizzata in collaborazioni prestigiose che sapete e anche in produzioni techno per dj come Francesco Farfa, Mario Più, Gianni Parrini riscuotendo anche un discreto successo… il mio mito canoro è Klaus Nomi, Maestro della contaminazione tra musica barocca ed elettronica….

10) Tuoi obiettivi ed aspirazioni future.

Dopo aver creato il “Teatro Notturno” e averlo portato nei Club di tutta Europa (e oltre) desidero creare una scuola che lo insegni e trasmetta come vero e proprio genere. Desidero tornare al Teatro e al Melodramma a modo mio creare un’Agenzia internazionale di organizzazione eventi pubblici e privati con una sezione scouting per nuovi talenti.

11) Attualmente qual’è la città più ricettiva per eventi di gran qualità come i tuoi?

Grazie per il complimento… non esiste un luogo particolare che possa essere privilegiato in questo senso… lavoro in tutto il mondo e nei luoghi più bizzarri, esclusivi ed impensabili. Considero la sede privilegiata dei miei eventi, in ogni caso, la splendida Venezia che da molti anni mi ospita in Piazza San Marco e nei èiù bei Palazzi quale Maestro di Cerimonie del più elegante e bel Carnevale del mondo.

12) Il regista Daniele Sartori ha realizzato qualche tempo fa un docufilm su di te dal titolo “Principe Maurice # Tribute” che è stato proiettato il 7 maggio 2016  al 31mo TGLFF di Torino con successo al multisala Massimo. Cosa ci dici al proposito?

E’ stata un’esperienza inaspettata, intensa e veramente gratificante… Daniele è mio fan dai tempi del Cocoricò…grazie al suo occhio attento ho potuto raccontarmi e documentare un po’ della mia incredibile storia professionale e personale (vedi trailer)